ECONOMIA
G7, Padoan: più integrazione dà più crescita, Ue ha molto da fare
"L'evidenza storica ci insegna che l'integrazione ha favorito l'aumento degli scambi e di conseguenza la crescita economica - ha sostenuto Padoan a margine degli incontri, secondo quanto riporta un comunicato del ministero -. In Europa c'è ancora molto lavoro da fare in questa direzione e molto valore potenziale da mettere a frutto per il benessere dei cittadini".
In agenda due temi impegnano i leader globali da diverso tempo: come rivitalizzare una crescita ancora timida e come contrastare i fenomeni di frode ed elusione fiscale per garantire a tutti gli Stati, in particolare ai paesi in via di sviluppo, entrate corrispondenti alla ricchezza prodotta.
Negli incontri si è discusso anche il ruolo del fenomeno migratorio, si legge, che non si può più affrontare nella logica dell'emergenza ma è da affrontare piuttosto nella consapevolezza che grandi flussi di persone continueranno a muoversi nei prossimi anni, spinti da guerre e condizioni di vita estreme. A tutti appare evidente che una soluzione strutturale può essere conseguita soltanto creando condizioni di vita sicure nei paesi d'origine.
Oltre all'Italia, al G7 partecipano Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e come ospiti i rappresentanti delle principali organizzazioni della cooperazione economica internazionale: Fmi, Banca Mondiale, Ocse. Gli incontri sono stati ospitati quest'anno dal Giappone a Sendai, una delle località danneggiate dal grande terremoto che nel 2011 ha colpito la costa orientale del Paese del sol levante. Prima di raggiungere Sendai, Padoan ha incontrato a Tokyo numerosi esponenti della comunità finanziaria giapponese.