MONDO
"Abbiamo ridotto le emissioni del 20%"
Cop21. Galletti: "Accordo sia solidale, accolga le richieste dei Paesi più vulnerabili"
"Un futuro in cui la de-carbonizzazione dell’economia sia un obiettivo di medio termine non solo ambientale, ma soprattutto un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico, portatore di benessere più diffuso e di equità fra i popoli"
Così il ministro dell'Ambiente nel suo intervento in plenaria alla conferenza mondiale sul clima. Galletti poi aggiunge gli obiettivi centrati dall'Italia dopo il Protocollo di Kyoto e ricorda che un accordo per essere efficace deve contemplare meccanismi di verifica dei target che tengano conto "del mutare delle condizioni dei vari paesi e delle loro capacità, della loro crescita economica e degli shock interni ed esterni che li colpiscono". Un futuro in cui la de-carbonizzazione dell’economia sia un obiettivo di medio termine non solo ambientale, ma soprattutto un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico, portatore di benessere più diffuso e di equità fra i popoli". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti nel suo intervento in plenaria alla Conferenza sul clima di Parigi.
Per il responsabile dell'Ambiente solo raggiungendo una intesa storica, responsabile nei confronti delle nuove generazioni, si realizzerà una intesa di civiltà soprattutto in un momento storico difficile come questo e a poco meno di un mese dagli attentati di Parigi.
Galletti ricorda poi gli obiettivi centrati dal nostro Paese dopo la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto. "Abbiamo ridotto le emissioni del 20% - osserva - e nello stesso perido abbiamo cumulato una crescita economica del 43%".
Poi il punto più delicato e importante dell'intervento: quello dei meccanismi di verifica e monitoraggio dei target dell'accordo. Obiettivi, chiede Galletti, che tengano conto "del mutare delle condizioni dei vari paesi e delle loro capacità, della loro crescita economica e degli shock interni ed esterni che li colpiscono".
"Accordo solidale, la crescita della temperatura sia limitata a 1,5 gradi"
L'accordo, dice Galletti, deve essere solidale e non può, quindi, non raccogliere la richiesta dei paesi più vulnerabili di considerare di limitare la crescita della temperatura terrestre di 1,5 gradi.
Poi cita l'aiuto che, necessariamente, i paesi più ricchi devono dare a quelli più poveri e fragili come le isole, i deserti e le montagne. L'Italia - dice ancora- farà la sua parte aumentando il contributo "per la finanza internazionale per il cambiamento climatico fino a 4 miliardi di dollari negli anni tra il 2015 e il 2020 e si impegnerà per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Africa".
Il ministro termina poi il suo intervento citando, nel giorno dell'apertura della Porta Santa e l'inizio del Giubileo straordinario per la misericordia indetto da Papa Francesco, proprio le parole del Pontefice nell'Enciclica 'Laudato Sì'. Parole che richiamano al concetto di "una ecologia integrale, una sfida "economica, sociale e ambientale”, che ci consenta di “ridefinire il progresso".