ITALIA
Verso l'Anno Santo straordinario
Garante degli scioperi: "Per il Giubileo a Roma occorre una tregua per legge"
Il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi Roberto Alesse in audizione al Senato avverte la necessità di una legge che nel caso dei grandi eventi consenta all'Autorità di "estendere l'obbligo di osservare la 'franchigia'. Gli scioperi nella scuola sono aumentati del 200% rispetto al 2014
Roma
La data di inizio del Giubileo si avvicina e per scongiurare disagi per i pellegrini, il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi Roberto Alesse, in audizione al Senato, avverte delle necessità di una legge che nel caso dei grandi eventi consenta all'Autorità di "estendere l'obbligo di osservare la 'franchigia', il periodo in cui non è possibile attuare astensioni dal servizio".
Durante l'anno santo una tregua degli scioperi sarebbe utile "oltre che per evidenti motivi di sicurezza collegati al grande flusso di utenti - continua il Garante per gli scioperi - anche per la tutela dell'immagine del Paese".
Proprio in riferimento a questo aspetto, Alesse è tornato sul decreto legge voluto da Renzi e Francheshini che equipara i musei ai servizi pubblici essenziali, sostenendo l'utilità della misura e aggiungendo che "sarebbe tuttavia importante che, già in sede di conversione del decreto legge, si provvedesse a introdurre la norma pro Giubileo".
Il garante ha affrontato poi il tema degli scioperi selvaggi, in cui i lavoratori si astengono dal lavoro illegittimamente. Secondo Alesse "sarebbe opportuna l'individuazione di un'apposita sanzione per i singoli lavoratori" e spiega che la sanzione sarebbe "pecuniaria nella forma della sospensione del servizio e della relativa retribuzione, determinata nel minimo e nel massimo".
Per il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi, colpire il singolo lavoratore in caso di scioperi selvaggi in caso di scioperi selvaggi "è estremamente importante soprattutto quando si verificano 'astensioni spontanee' dei lavoratori, in modo autonomo e senza che vi sia il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". Roberto Alesse ha parlato "di una tipizzazione delle sanzioni individuali, con l'obbligo per il datore di lavoro di comminarle, che renderebbe più certa e meno eludibile la punibilità del lavoratore a seguito di sciopero illegittimo".
Un dato interessante poi è arrivato dal mondo della pubblica istruzione. Secondo il garante, gli scioperi nel settore scuola hanno subito nel 2015 "una brusca impennata con 52 proclamazioni e 45 azioni di sciopero nazionale effettive", con un aumento rispetto al 2014 del 200%. Un numero significativo che sottolinea la reazione del corpo docenti alla riforma voluta dal governo Renzi.
Durante l'anno santo una tregua degli scioperi sarebbe utile "oltre che per evidenti motivi di sicurezza collegati al grande flusso di utenti - continua il Garante per gli scioperi - anche per la tutela dell'immagine del Paese".
Proprio in riferimento a questo aspetto, Alesse è tornato sul decreto legge voluto da Renzi e Francheshini che equipara i musei ai servizi pubblici essenziali, sostenendo l'utilità della misura e aggiungendo che "sarebbe tuttavia importante che, già in sede di conversione del decreto legge, si provvedesse a introdurre la norma pro Giubileo".
Il garante ha affrontato poi il tema degli scioperi selvaggi, in cui i lavoratori si astengono dal lavoro illegittimamente. Secondo Alesse "sarebbe opportuna l'individuazione di un'apposita sanzione per i singoli lavoratori" e spiega che la sanzione sarebbe "pecuniaria nella forma della sospensione del servizio e della relativa retribuzione, determinata nel minimo e nel massimo".
Per il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi, colpire il singolo lavoratore in caso di scioperi selvaggi in caso di scioperi selvaggi "è estremamente importante soprattutto quando si verificano 'astensioni spontanee' dei lavoratori, in modo autonomo e senza che vi sia il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". Roberto Alesse ha parlato "di una tipizzazione delle sanzioni individuali, con l'obbligo per il datore di lavoro di comminarle, che renderebbe più certa e meno eludibile la punibilità del lavoratore a seguito di sciopero illegittimo".
Un dato interessante poi è arrivato dal mondo della pubblica istruzione. Secondo il garante, gli scioperi nel settore scuola hanno subito nel 2015 "una brusca impennata con 52 proclamazioni e 45 azioni di sciopero nazionale effettive", con un aumento rispetto al 2014 del 200%. Un numero significativo che sottolinea la reazione del corpo docenti alla riforma voluta dal governo Renzi.