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MONDO

Il primo ministro ha paragonato Hamas all'Isis

Conflitto Gaza, il premier israeliano Netanyahu: "L'operazione non è conclusa"

"Siamo determinati a continuare l'operazione e non ci fermeremo fino a quando non torneranno la sicurezza e la calma per tutti i cittadini di Israele" ha precisato

Netanyahu
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Israele L'operazione militare a Gaza non è conclusa, continuerà. A dirlo è stato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo la ripresa dei lanci di razzi contro il sud di Israele e dei raid sulla Striscia. "L'operazione Margine protettivo non è finita - ha scandito, in un discorso alla nazione – Siamo determinati a continuare l'operazione e non ci fermeremo fino a quando non torneranno la sicurezza e la calma per tutti i cittadini di Israele". Si tratta di una campagna che continua nel tempo", ha detto, rilevando poi che la lotta al terrorismo "può anche durare anni".
 
Netanyahu - che oggi ha riunito per l'ennesima volta il gabinetto di sicurezza - ha aggiunto che la fazione islamica ha subito il "colpo più forte dalla sua fondazione" ed ha precisato che a Gaza l'esercito ha ucciso "molte centinaia di terroristi". Il premier israeliano si è però rifiutato di rispondere a una domanda sulla sorte di Mohammed Deif, il comandante del braccio armato di Hamas. Alla richiesta di precisare se Israele avesse attentato alla sua vita e se l'attentato fosse riuscito o fallito, ha replicato: "Tutti i comandanti delle organizzazioni terroristiche sono un obiettivo di primo piano. Nessuno di loro è escluso".

Netanyahu ha poi paragonato Hamas all'Isil, il gruppo terroristico che ieri ha diffuso
il video dell'uccisione di un giornalista americano. Sono "rami dello stesso albero", ha detto.
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