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MONDO

Il ministro degli Esteri a Londra al Chatham House

Gentiloni: "Immigrazione non è emergenza, ma durerà anni. L'Europa ha fallito fino ad ora

 "La storia recente dell'impegno europeo nel Mediterraneo è una storia di fallimento" ha riconosciuto il ministro Gentiloni. "L'Italia si aspetta un meccanismo di ricollocamento permanente e obbligatorio dei migranti" e ha anticipato un'iniziativa indipendente e di alto livello, il Rome Mediterranean Dialogue (MED), "che verrà lanciato dal nostro primo ministro in persona a dicembre"

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Londra Quella dei migranti "non possiamo chiamarla emergenza ma è una sfida a lungo termine", così il ministro degli esteri Paolo Gentiloni nel suo discorso a Londra a Chatham House su 'Crises across the Mediterranean: confronting common challenges'. Parlando dal think tank di studi internazionali, Gentiloni ha aggiunto che "i flussi migratori saranno nelle nostre agende per anni. Noi abbiamo la responsabilità politica e il dovere morale di stabilizzare il Mediterraneo e l'Italia si aspetta un meccanismo di ricollocamento permanente e obbligatorio dei migranti". Il titolare della Farnesina ha fatto anche un accenno "a molti politici, in Italia compresa" che "manipolano le emozioni dell'intolleranza alla diversita'". Politici che, secondo Gentiloni, "costruiscono muri e alzano barriere, mentre l'Europa deve affrontare la complessità del mondo senza rinunciare ai suoi valori fondanti".

 "La storia recente dell'impegno europeo nel Mediterraneo è una storia di fallimento" e, riproponendo l'idea italiana della ripartizione dei migranti, il ministro ha aggiunto "L'Unione europea deve agire gestendo i flussi di una allocazione secondo quote". Da Gentiloni, anche ricette concrete per far ripartire il dialogo fra le varie nazioni mediterranee con l'aiuto di Bruxelles: "Diamo alla diplomazia in Siria una possibilità, per una transizione. Supportiamo in Libia un governo di unità nazionale. E Israele e Palestina riprendano il processo di pace sotto l'egida del sostegno dell'Unione europea". 

All'area del Mediterraneo serve "una sorta di nuovo piano Marshall" per rilanciare "anche economicamente" tutti i paesi attorno al bacino, ha suggerito il ministro degli Esteri e ha anche annunciato un'iniziativa indipendente e di alto livello, il Rome Mediterranean Dialogue (MED), "che verrà lanciato dal nostro primo ministro in persona a dicembre" e che servirà a "favorire integrazione economica fra nord e sud" del Mediterraneo. 

Al termine del discorso e poco prima di una cena di lavoro con il collega britannico Philip Hammond, il ministro Gentiloni sul via libera del vertice europeo di oggi alla 'fase 2' sull'uso della forza contro i trafficanti di esseri umani è - ha detto - "in qualche modo un deterrente" e un primo passo positivo. "Fase 2 - ha spiegato - significa azioni in acque internazionali per identificare e neutralizzare i barconi dei trafficanti. Noi vorremmo vedere ancora di più, ma serve l'autorizzazione dell'Onu. Intanto anche questo è un deterrente". "E' in qualche modo - ha insistito - un messaggio ai trafficanti che hanno fatto cose orribili in questi mesi: che ci sono Marine che si occupano di loro almeno in acque internazionali".
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