MONDO
Israele
Gerusalemme, sindaco Betlemme: Trump ha ceduto a pressioni della lobby ebraica statunitense
Secondo Anton Salman l'azione di Trump è stata mossa dal desiderio di rafforzare la sua posizione debole alla Casa Bianca. Per il cardinale Parolin la situazione in Israele è preoccupante
"Quello che ha spinto Trump a riconoscere Gerusalemme come Capitale di Israele è stato solo il desiderio di rafforzare la sua posizione debole alla Casa Bianca e poi anche per rispondere alle pressioni della lobby ebraica degli Stati Uniti" ha detto Salman in un'intervista televisiva all'emittente controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana.
"Il Natale vuol dire pace - ha aggiunto il sindaco - per oggi, per il futuro, per i cristiani e per i musulmani. Trump credo che non conosca la situazione qui in Medio Oriente. In realtà a lui non interessa nulla" ha proseguito il primo cittadino di Betlemme. "Sono convinto - ha sottolineato Anton Salman - che al di là degli annunci non cambierà nulla perché la Comunità internazionale si è espressa in modo molto critico in merito alla decisione di Trump. Noi cristiani celebreremo il Natale come giusto e doveroso fare. Tutti devono sapere che qui in Palestina continueremo a pregare e a festeggiare la nascita di Gesù. Nessuno potrà mai privarci di questo diritto e non ci lasceremo condizionare in alcun modo".
Anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, mostra apprensione per quanto deciso da Trump e sulle possibili conseguenze: "La situazione è preoccupante. Speriamo che non si inneschi un processo che porti più violenza e tensione. Speriamo - ha aggiunto - che prevalga la saggezza e la prudenza richiamata dal Papa nel suo appello. Certamente questa decisione complica molto le cose".