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MONDO

Prefettura: infiltrati dell'estrema destra

Gilet gialli: è guerriglia a Parigi, scontri con la polizia. Battaglia sugli Champs-Élysées

I manifestanti hanno lanciato petardi, bottigliette e ogni genere di oggetto contundente. Macron: "Grazie alla polizia, vergogna per gli aggressori"

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Alta tensione a Parigi, dove stamane, dopo una settimana di mobilitazione in tutto il Paese, i 'gilet gialli' sono scesi di nuovo in strada in maniera massiccia. Molti manifestanti chiedono le dimissioni del presidente, Emmanuel Macron, accusato del rialzo dei prezzi del carburante, la tassa ecologica che è proprio all'origine del movimento dei 'gilet gialli'. 

Dopo quasi 8 ore di guerriglia, gli Champs-Élysées sono stati evacuati e c'è un graduale ritorno alla calma: lo ha annunciato poco dopo le 18 la portavoce della prefettura, Johanna Primevert.

Il bilancio parla di 20 feriti fra i manifestanti, il più grave di quali è rimasto gravemente colpito a una mano, 4 fra i poliziotti. I fermi sugli Champs-Élysées sono stati 34.

Sono circa 81mila i 'gilet gialli' scesi nelle strade per protestare in tutta la Francia, di cui 8mila a Parigi, secondo un nuovo bilancio del ministero dell'Interno. Sabato scorso alla stessa ora i manifestanti erano stati 244mila. In tutto ci sono stati 35 fermi, di cui 18 a Parigi.

Macron: grazie alla polizia, vergogna per gli aggressori
"Grazie alle nostre forze dell'ordine per il coraggio e la professionalità. Vergogna per quelli che le hanno aggredite": questo il tweet di Emmanuel Macron al termine della giornata di guerriglia. "Vergogna per quelli che hanno usato violenza contro altri cittadini e giornalisti - ha continuato il presidente - vergogna per coloro che hanno provato a intimidire dei politici. Non c'è posto per queste violenza nella repubblica".

L'accusa della Prefettura: infiltrati dell'estrema destra
Secondo la prefettura tra i manifestanti ci sono infiltrati dell'estrema destra e il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, ha accusato direttamente la sua leader, Marine Le Pen, di aver sollecitato i disordini. Il ministro ha attribuito a Le Pen anche la responsabilità dell'aggressione negli ultimi giorni ad alcuni deputati del partito di Macron e alle loro abitazioni.

Gli scontri sugli Champs-Élysées 
Sugli Champs-Élysées ci sono stati durante il giorno scontri e violenze, la polizia ha usato i gas lacrimogeni, le barricate sono state issate e smontate in continuazione. Le forze dell'ordine hanno indirizzato il getto dei cannoni ad acqua contro i manifestanti, che hanno tentato a più  riprese di rompere il cordone di polizia, lanciando petardi, bottigliette e ogni genere di oggetto contundente.

I manifestanti puntavano all'Eliseo, ma la polizia ha chiuso l'area intorno al palazzo presidenziale. La manifestazione sugli Champs-Élysées non è stata autorizzata dal governo che invece ha consentito di manifestare a Campo di Marte, di fronte alla Tour Eiffel.

La tensione era aumentata quando diversi manifestanti erano riusciti ad arrivare nella Rue du Faubourg-Saint-Honoré, dove, al numero 55, sorge il palazzo dell'Eliseo. La strada e i suoi dintorni erano stati blindati dalla polizia, ma molti erano riusciti ad entrare togliendo il gilet giallo per rimetterlo poco dopo. Dalla vicina Champs-Élysées, continuavano  a levarsi nuvole di fumo nero per gli incendi di cassonetti e veicoli di cantiere, dati alle fiamme dai casseur.

Barricate incendiate, selciato divelto
I Vigili del Fuoco sono intervenuti sugli Champs-Élysées  per spegnere vari incendi nelle barricate alzate dai 'gilet gialli'. Nelle immagini e nei filmati diffusi online si vedevano partecipanti alle proteste intenti a divellere il selciato, per lanciare corpi contundenti contro le forze dell'ordine.

In 40 fanno irruzione nella casa di una deputata di La République En Marche
Una quarantina di appartenenti di 'gilet gialli', con il volto coperto da passamontagna o caschi, hanno fatto irruzione ieri sera nella casa di famiglia di una deputata lrem (La République En Marche, maggioranza di governo), Mireille Robert, nel sud-ovest della Francia, vicino a Tolosa.
La proprietà viticola della deputata sorge a Limoux, in una zona molto isolata, è stata invasa dai 'gilet gialli' che hanno gridato delle minacce contro i presenti e hanno poi dato fuoco ad alcune tavole prima di fuggire e dell'arrivo dei gendarmi. "un gesto ignobile", ha twittato Benjamin Griveaux, portavoce del governo, che ha espresso "condanna senza ambiguità per questi comportamenti inaccettabili".

Le aperture di Macron
Giovedì sera l'esecutivo ha teso la mano: il presidente Emmanuel Macron si è impegnato ad una
"nuova rotta" per portare avanti la transizione ecologica ed ha assicurato l'apertura di negoziati inclusivi. "Abbiamo ricevuto il messaggio dei cittadini: un invito ad andare più lontano. Per non essere socialmente inaccettabile, la necessaria transizione ambientale deve essere giusta, equa e democratica". E venerdì il presidente di La Republique En Marche (Lrem) della Commissione Affari sociali dell'Assemblea nazionale, Brigitte Bourguignon, ha chiesto una "moratoria" sul rialzo delle tasse sui carburanti in modo da aprire un dialogo "in un clima di pace". Ma evidentemente non è bastato. 






 
È stato proprio agli Champs-Élysées che ci sono stati i disordini più pesanti, quando - dopo che la manifestazione era cominciata in maniera pacifica- uomini con il volto coperto hanno iniziato a lanciare oggetti contro le barricate erette dalle forze di sicurezza per proteggere il Palazzo dell'Eliseo, la residenza presidenziale.

Le immagini dei disordini

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