SPORT
Palazzo Chigi: "Renzi non ha mai detto che M5S parla solo coi terroristi"
Giustizia, Orlando incontra FI. M5S: "Patti con Berlusconi"
Il Guardasigilli ha incontrato un vertice con il senatore forzista Caliendo. Lettera dei grillini sul blog. Il premier Renzi rilancia un tweet del presidente del Pd Matteo Orfini: "E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della giustizia...coi terroristi bisogna interloquire, ma guai a farlo col governo". Una nota di Palazzo Chigi, però, precisa: "il premier non ha mai detto che i grillini parlano solo con i terroristi, ma si è limitato a fare un retweet.
Ieri Orlando aveva incontrato, invece, le forze di maggioranza per fare il punto sul 'pacchetto' di riforme da portare al Consiglio dei ministri del 29 agosto.
I deputati e i senatori M5s delle commissioni Giustizia di Camera e Senato hanno annunciato che non si sarebbero presentati con una lettera sul blog di Grillo: "Proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un Presidente del Consiglio possa ancora scendere a patti con Berlusconi sulla giustizia" hanno scritto.
La posizione del M5s è stata criticata dal presidente del Pd, Matteo Orfini, che ha commentato così su Twitter, retwittato poi anche dal premier Matteo Renzi
E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della giustizia...coi terroristi bisogna interloquire, ma guai a farlo col governo...
— orfini (@orfini) 21 Agosto 2014
Lo staff di Palazzo Chigi con una nota ha poi precisato che il premier "si è limitato a fare un retweet (un rilancio) del messaggio (sul social network di microblogging), ma non ha mai detto che i grillini parlano solo coi terroristi".
Il ministro Orlando ha anticipato alcuni punti della riforma in un'intervista sul Sole 24 ore, illustrando che il punto di partenza sarà la giustizia civile. Spiegando poi il calendario della riforma ha assicurato che i primi provvedimenti saranno presentati al Cdm del 29 agosto: "Saremo pronti su tutto. Giustizia ed economia, il primo step: soluzione dell'arretrato e specializzazione dei tribunali per arrivare, gradualmente, alla riforma del processo. Poi, la questione 'ordinamentale'. Infine la parte relativa al processo penale".
Si punta a risolvere i procedimenti in primo grado "entro un anno" e a imporre ai magistrati che si occupano di disciplina interna di non ricoprire altri incarichi.