Governo, Lupi: "Non siamo abituati a fare i tappetini". Renzi: "avanti sulle riforme"

02 febbraio 2015 "Non siamo attaccati alle poltrone, ma neanche abituati a fare i tappettini. I cespugli hanno permesso con responsablità la nascita dei governi Letta e Renzi". Il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi rivendica così il ruolo politico del Nuovo Centrodestra nel governo.

La partita del Quirinale ha lascaito profondi strascichi sulla maggioranza che sostiene l'esecutivo. Dopo le dimissioni di Fabrizio Sacconi da capogruppo di Area popolare al Senato (raggruppamento di Ncd e Udc),  Barbara Saltamartini - già portavoce di Ncd - lascia il partito in polemica: "Renzi lo sostenga Alfano da solo".  L'ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni parla apertamente di "verifica per l'esecutivo". "Angelino Alfano ha deciso di dedicare la giornata di oggi a dei confronti personali con i dirigenti di Nuovo centrodestra, dopodiché  - argomenta Formigoni - ci sarà un confronto in direzione del partito per formulare una valutazione complessiva e decidere eventuali iniziative".
 "Vedo che i renziani si sono scatenati nel dire di 'no' a questa proposta" di verifica, afferma Formigoni, "il che mi fa ritenere che sia la proposta giusta".

Renzi: "Non siamo qui per accontentare singoli, ma per il bene dell'Italia"
Parlando, in un'intervista, della fratture interne al  Nuovo centrodestra dopo la "partita del Colle, Renzi dice:  "Io penso che oggi ci sia da rimettersi a lavorare con calma. Chi deve leccarsi le ferite lo faccia. Noi siamo qui non per accontentare un deputato o un senatore, non siamo qui a compattare le minoranze interne, ma a fare il bene per l'Italia".

Poi, il premier, parla delle riforme. "Forza Italia continuerà a scriverle con noi, io credo, e chi pensava a qualche patto segreto - afferma il presidente del Consiglio - sabato ha avuto la sua risposta. Forza Italia avrà tutto l’interesse a stare nel patto delle riforme con noi ma se non ci starà andremo avanti da soli".