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POLITICA

Il dopo Quirinale

Ncd, Sacconi si dimette, in dubbio anche De Girolamo. Tensione in Forza Italia

Maurizio Sacconi lascia l'incarico di presidente del gruppo di Area Popolare (Ncd e Udc) in polemica con la scelta del leader Angelino Alfano di votare per Sergio Mattarella. In Forza Italia è scontro aperto tra i sostenitori del patto del Nazareno e il gruppo di Raffaele Fitto

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Ancora polemiche all'interno di Ncd, dopo la lunga trattativa per far convergere i voti dei centristi sulla candidatura di Sergio Mattarella al Quirinale. Dopo le divisioni al Senato che hanno portato Maurizio Sacconi a presentare le dimissioni da capogruppo di Area Popolare (raggruppamento di Ncd e Udc) a Palazzo Madama, tra i parlamentari centristi si respira un clima più teso.

La decisione di Sacconi ha alimentato il dibattito nel partito di Angelino Alfano.  L'ex ministro del Lavoro si è sfogato con Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto. Secondo fonti parlamentari, anche la capogruppo Nunzia De Girolamo starebbe pensando ad "un gesto importante". L'area del partito contraria al voto per Mattarella - deciso ieri da Angelino Alfano dopo l'appello del premier Matteo Renzi - è in fibrillazione e chiede un "nuovo rapporto col governo". Anche Barbara Saltamartini ha lasciato il suo ruolo in Ncd: "Ritengo di non poter fare scelta diversa da quella di votare scheda bianca e di dimettermi da portavoce del partito", ha dichiarato. 




Fitto: "Azzerare le cariche in Forza Italia"
Raffaele Fitto chiedeva l'azzeramento delle cariche in Forza Italia già qualche giorno fa. Ieri, il suo gruppo di 38 grandi elettori si è riunito in autonomia rispetto al resto del partito e in proprio ha deliberato che avrebbe votato scheda bianca, quando l'orientamento dei fedelissimi di Berlusconi era ancora quello di non partecipare al voto. "Renzi con ogni evidenza ha venduto il Nazareno", scriveva stamane il "Mattinale", organo dei gruppi di Forza Italia. E la rabbia verso il premier è per ora l'unico collante del partito. Bersaglio principale è Denis Verdini, considerato il grande tessitore del rapporto con Renzi e del patto del Nazareno. Nel voto, mancherebbero 34 voti alla linea "scheda bianca" del partito. Ed è facile immaginare che qualcuno abbia votato per Mattarella, con una sorta di "soccorso azzurro".  Un'eventualità che il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, commenta così, ai microfoni di RaiNews24: "Può essere che qualche persona per stima personale abbia dato il voto a Mattarella, a questo punto non ci vedo un grande problema".
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