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MONDO

La Grecia minaccia la confisca dei beni tedeschi se Berlino non paga i danni di guerra

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Atene minaccia di procedere alla confisca di vari beni di proprietà della Germania, se Berlino non verserà gli indennizzi stabiliti dalla giustizia greca a favore dei parenti delle 218 vittime di atrocità di guerra commesse dai nazisti nel paese di Distomo, nel giugno del 1944.

"La legge stabilisce che spetta al ministro della Giustizia ordinare l'attuazione delle disposizioni della Corte suprema. Sono pronto a procedere", ha avvertito il ministro della giustizia Nikos Paraskevopoulos all'emittente greca Antenna Tv.

L'Alta Corte ellenica ha stabilito che a titolo di compensazione per i parenti delle vittime, si può procedere al sequestro di immobili e beni appartenenti alla scuola di archeologia della Germania e al Goethe Institute. Precedentemente il ministro greco aveva aggiunto che la sua decisione sarebbe dipesa anche dall'evolversi delle trattative tra Grecia e Germania sulle compensazione per i danni di guerra.

Quello dei danni di guerra è un tema su cui Atene è tornata alla carica suscitando una netta chiusura da parte dei tedeschi. La diatriba sembra funzionale alle trattative che in parallelo si svolgono sui nuovi aiuti alla Grecia. Ma se possibile le posizioni sono ancora più distanti. Un gruppo di lavoro creato dalla Grecia nel 2013 - ben prima quindi che arrivasse il governo targato Syriza guidato da Alexis Tsipras - aveva stimato il totale dei danni da risarcire in ben 162 miliardi di euro, tenendo conto delle rivalutazioni rispetto all'epoca dei fatti.

Berlino per parte sua ha replicato che la questione era stata regolata e chiusa con il pagamento di 115 milioni di marchi nel 1960, nell'ambito di un accordo con diversi Paesi Ue. 
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