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MONDO

Le reazioni all'annuncio del referendum

Grecia, Renzi: "Il referendum non è derby Ue-Tsipras, ma euro-dracma"

E' quanto scrive su Twitter il premier italiano. Merkel: "Referendum legittimo, ma legittime anche le reazioni". Hollande rammaricato per la scelta di Atene di interrompere i negoziati. Juncker e Schulz: "Il popolo greco voti sì" 

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"Il punto è: il referendum greco non sarà un derby tra la Commissione Ue e Tsipras ma euro contro dracma. Questa è la scelta". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su Twitter commenta l'evoluzione della crisi greca. La Grecia ha indetto infatti un referendum per il 5 luglio sul piano dei creditori. Una decisione che ha suscitato le reazioni dei leader europei. 


Merkel: "Referendum indetto da Atene è legittimo, ma legittime anche le reazioni" 
Quello di tenere un referendum è "un diritto legittimo" della Grecia e il risultato "sarà rispettato". Lo ha detto la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una conferenza stampa sulla crisi greca. "Ma è anche legittimo da parte degli altri 18 Paesi dell'Eurozona - ha aggiunto - avere una reazione e questi Paesi hanno deciso di non prorogare il programma, ma di farlo scadere al momento previsto, ovvero alla mezzanotte del 30 giugno".

Hollande rammaricato per la scelta di Atene di interrompere i negoziati
Sulla crisi greca è intervenuto anche il presidente francese Francois Hollande che ha definto il referendum del 5 luglio indetto dalla Grecia "una scelta sovrana". Il capo dell'Eliseo si è detto anche "rammaricato" per la scelta di Atene di interrompere i negoziati, anche perché l'accordo era vicino.  

Juncker: "Chiedo al popolo greco di votare sì al referendum"
Le istituzioni europee intanto si rivolgono ai greci in vista della consultazione. Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha detto: "Chiederò al popolo greco di votare sì, perché dal voto del popolo greco emergerà un segnale per la Grecia e per gli altri Paesi membri dell'Eurozona" ha dichiarato in merito al referendum indetto dal governo Tsipras sul piano dei creditori. La trattativa con la Grecia per evitare il default di Atene "non è una partita di poker, o vinciamo tutti o perdiamo tutti" ha aggiunto. "Abbiamo fatto il possibile" per arrivare a un accordo "giusto ed equilibrato", dunque le critiche di Atene sono ingenerose, ha inoltre rimarcato il presidente della Commissione Ue. Juncker ha poi voluto precisare: "Non ho nuove proposte da fare oggi. Ho solo da discutere le proposte equilibrate già fatte". E ha ribadito: "La nostra porta resta aperta e siamo ponti a lottare fino all'ultimo minuto per trovare una intesa". 

Schulz si unisce all'appello di Juncker
Anche anche il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, si è unito all'appello di Juncker: "Chiedo al popolo greco di votare sì al referendum: si tratta di un piano che pone basi serie per lo sviluppo". E ha aggiunto: "Sono pronto a spendermi perché la Grecia rimanga nell'Ue. Eravamo molti vicini all'intesa. Ma Tsipras ha deciso di lasciare il tavolo per proporre il referendum. E non è nemmeno chiaro su quale piano si terrà la consultazione".  

Obama chiama Hollande: "Riaprire il dialogo con la Grecia"
La situazione greca preoccupa anche oltreoceano. "Riaprire il dialogo con
la Grecia". Questo, in sintesi, il contenuto della telefonata tra il presidente Usa, Barack Obama e l'omologo francese Francois Hollande. 
 
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