Uscire dalla crisi
Grecia. Ue e Parlamento di Atene promuovono il piano Tsipras. Presenti tagli a pensioni e Iva
"Abbiamo raggiunto il limite, davanti a noi c'è un campo minato - ha detto Tsipras in parlamento -. C'è un impegno a rivedere il debito, l'accordo è migliore del precedente"
Ok in nottata del parlamento greco al piano di riforme proposto dal premier Alexis Tsipras all'Unione europea per ottenere nuovi fondi ed evitare la bancarotta. Previsti tagli alle pensioni e all'Iva, presenti nell'ipotesi di accordo bocciata dal referendum.
"Abbiamo raggiunto il limite, davanti a noi c'è un campo minato - ha detto Tsipras in parlamento -. C'è un impegno a rivedere il debito, l'accordo è migliore del precedente".
Soddisfatti Hollande e Renzi, ma anche il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem. Tace la Merkel. Secondo fonti di Bruxelles, i creditori della Grecia, Ue, Bce e Fondo monetario, ritengono il piano greco sia valido e hanno pronto un nuovo programma di aiuti da 74 miliardi.
L'ok del parlamento
I parlamentari greci hanno dunque approvato una mozione del governo che chiedeva l'autorizzazione per una serie di proposte di riforma come base per i negoziati per un terzo programma di aiuti internazionali. L'assemblea di 300 membri ha approvato la mozione a maggioranza. Alcuni parlamentari del partito di governo Syriza si sono allontanati, astenuti o hanno votato contro. Dai primi conteggi, pare che due deputati abbiano votato contro la mozione, sette si siano assentati (fra i quali l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis) e otto abbiano votato "presente" invece di "sì", una forma di astensione.
Ue promuove piano, salvataggio da 74 miliardi
L'ex Troika dà fiducia ad Atene: il piano di riforme convince le istituzioni, che dopo averlo analizzato lo accolgono come "base di trattativa" e mettono sul tavolo un nuovo salvataggio da 74 miliardi di euro, di cui 58 dal fondo salva-Stati Esm e 16 dal Fmi. Una cifra superiore alla richiesta greca, che ne voleva 53,5, e che di certo incontrerà le resistenze tedesche. Dalla parte di Atene si sono schierati Francia, Italia, Malta, Cipro. Gli 'amici' della Grecia le hanno fatto muro intorno, riconoscendo gli sforzi e i sacrifici che Tsipras è disposto a fare per restare in Europa, messi nero su bianco nel piano, che somiglia molto all'ultima offerta di Juncker. Persino il falco - ma mediatore - presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem è soddisfatto dopo aver letto gli impegni del Governo 'ribelle', pronto a tornare al rispetto delle regole in cambio di aiuti e di un alleggerimento del debito. Ma da Berlino arriva un silenzio assordante, che si spezza solo per frenare gli entusiasmi di chi prevedeva che un accordo oggi all'Eurogruppo facesse venire meno la necessità del summit di domenica: "Il vertice di domenica sarà ancora necessario, anche se si dovesse arrivare a un accordo", ha chiuso il portavoce del governo tedesco.