ECONOMIA
Draghi: "Sosteniamo l'impegno per affrontare le fragilità"
Grecia, la Bce mantiene i fondi destinati alle banche elleniche. Banche e Borsa di Atene chiuse
Il Consiglio direttivo della Banca centrale si dice pronto a riconsiderare la sua decisione. Intanto, il Parlamento greco approva la richiesta di Tsipras: il 5 luglio si voterà il referendum sulla proposta avanzata dai creditori. Il leader di Syriza poi aggiunge: "La Grecia non è un gioco cui si può mettere fine". Il ministro greco Varoufakis su twitter: "Governo contrario al controllo dei capitali". Lagarde (Fmi): Eurozona pronta a intervenire in modo tempestivo
Atene
Secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters il Ceo di Piraeus Bank ha confermato che domani la Borsa di Atene e le banche rimarranno chiuse.
La Bce mantiene i fondi destinati alle banche elleniche
La Banca centrale europea continua a mantenere stabile la fornitura di liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche al livello attuale, quello deciso venerdì 26 giugno.
In una nota lo riferisce lo stesso istituto di Francoforte aggiungendo che al momento si sta operando con la Banca centrale greca per conservare la stabilità finanziaria dopo che il governo greco ha deciso di sottoporre a referendum l'ultima proposta di aiuti da parte dell'Ue. La notizia della decisione è stata poi diffusa su twitter dalla Banca centrale.
Il board della Bce si dice, comunque, pronto a riconsiderare la sua decisione. Una decisione che smentisce, quindi, le indiscrezioni circolate poco prima della nota della Bce che dava quasi per certa l'interruzione degli aiuti.
Francoforte quindi per ora non stacca la spina alle banche greche, e segnala che nel caso di ricadute negative per il resto dell'area euro è pronta a far ricorso a "tutti gli strumenti a sua diposizione". E il presidente Mario Draghi ha sottolineato che il direttorio "appoggia con vigore l'impegno dei Paesi membri ad assumere le iniziative necessarie a gestire le fragilità delle economie dell'area euro".
Lagarde: "Delusa ma pronta a proseguire trattative "
Il direttore generale del Fmi, Lagarde, che si è detta delusa dagli esiti della trattativa con la Grecia ma pronta a proseguire il confronto, è disponibile a continuare il negoziato con il governo greco nella speranza che il paese possa fare le riforme fiscali e strutturali appropriate, sostenute da misure finanziarie e del debito sostenibili. "Continuo a credere che un approccio equilibrato e' richiesto per aiutare la ripresa della stabilita' economica e della crescita della Grecia".
Merkel, domani incontro con tutti i leader dei partiti tedesci su crisi greca
Intanto, La cancelliera Angela Merkel ha invitato per domani a Berlino i leader di tutti i maggiori partiti tedeschi per un incontro in cui si discuterà la crisi greca. Alla riunione presso la cancelleria prenderanno parte i leader parlamentari di tutti i partiti, compresi quelli di sinistra e dei verdi che sono all'opposizione.
Parlamento approva il referendum
A 48 ore dalla scadenza ultima degli aiuti del 30 giugno - che è anche la data ultima per rimborsare la rata da 1,6 miliardi al Fmi - il Parlamento greco ha approvato quindi il referendum: domenica 5 luglio, quindi, il popolo ellenico sarà chiamato ad esprimersi sull’offerta avanzata dai creditori.
Varoufakis: "Governo contrario ai controlli dei capitali"
Secondo il ministro Varoufakis: "I capi del Governo dell'Ue devono agire, e tra loro il cancelliere tedesco, Angela Merkel, detiene, in quanto rappresentante del Paese più importante la chiave per la soluzione". "Spero che la utilizzerà", dice in un'intervista alla 'Bild', il ministro greco delle Finanze. Poi su twitter scrive che i "controlli di capitali in seno ad una unione monetaria sono una contraddizione in termini. Il governo greco si oppone a questo concetto".
Tsipras: "no" per respingere "l'insulto"
Durissime le parole pronunciate in Parlamento dal premier prima dell'approvazione della consultazione popolare. Alexis Tsipras ha chiuso il dibattito chiedendo ai suoi connazionali di votare "no" per respingere “l'insulto" ricevuto dai creditori. "Il momento della verità per loro è venuto – ha detto - il momento di quando vedranno che la Grecia non si arrenderà, che la Grecia non è un gioco cui si può mettere fine. Sono certo che il popolo greco sarà all'altezza delle storiche circostanze ed emetterà un forte no all'ultimatum". Con i deputati della sinistra radicale di Syriza hanno votato a favore del referendum quelli di estrema destra della formazione filo-nazista Alba Dorata. Contro la consultazione i filo-europei di centro-destra di Nea Dimokratia, i socialisti del Pasok, i centristi di To Potami e i comunisti del KKE.
Riunione nel pomeriggio ad Atene
Il Consiglio per la stabilità finanziaria della Grecia si riunisce per discutere della situazione del sistema bancario del Paese. Lo riferisce a Reuters una fonte del settore bancario. Del Consiglio fanno parte il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il suo vice Dimitris Mardas, il governatore della Banca centrale greca Yiannis Stournaras, il capo dell'Associazione delle banche greche, il presidente del fondo di salvataggio delle banche Hfsf e il capo della Capital Markets Commission greca.
La Bce mantiene i fondi destinati alle banche elleniche
La Banca centrale europea continua a mantenere stabile la fornitura di liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche al livello attuale, quello deciso venerdì 26 giugno.
In una nota lo riferisce lo stesso istituto di Francoforte aggiungendo che al momento si sta operando con la Banca centrale greca per conservare la stabilità finanziaria dopo che il governo greco ha deciso di sottoporre a referendum l'ultima proposta di aiuti da parte dell'Ue. La notizia della decisione è stata poi diffusa su twitter dalla Banca centrale.
ELA to Greek banks maintained at its current level http://t.co/DYLsGCUI2g
— ECB (@ecb) 28 Giugno 2015
Il board della Bce si dice, comunque, pronto a riconsiderare la sua decisione. Una decisione che smentisce, quindi, le indiscrezioni circolate poco prima della nota della Bce che dava quasi per certa l'interruzione degli aiuti.
Francoforte quindi per ora non stacca la spina alle banche greche, e segnala che nel caso di ricadute negative per il resto dell'area euro è pronta a far ricorso a "tutti gli strumenti a sua diposizione". E il presidente Mario Draghi ha sottolineato che il direttorio "appoggia con vigore l'impegno dei Paesi membri ad assumere le iniziative necessarie a gestire le fragilità delle economie dell'area euro".
Lagarde: "Delusa ma pronta a proseguire trattative "
Il direttore generale del Fmi, Lagarde, che si è detta delusa dagli esiti della trattativa con la Grecia ma pronta a proseguire il confronto, è disponibile a continuare il negoziato con il governo greco nella speranza che il paese possa fare le riforme fiscali e strutturali appropriate, sostenute da misure finanziarie e del debito sostenibili. "Continuo a credere che un approccio equilibrato e' richiesto per aiutare la ripresa della stabilita' economica e della crescita della Grecia".
Merkel, domani incontro con tutti i leader dei partiti tedesci su crisi greca
Intanto, La cancelliera Angela Merkel ha invitato per domani a Berlino i leader di tutti i maggiori partiti tedeschi per un incontro in cui si discuterà la crisi greca. Alla riunione presso la cancelleria prenderanno parte i leader parlamentari di tutti i partiti, compresi quelli di sinistra e dei verdi che sono all'opposizione.
Parlamento approva il referendum
A 48 ore dalla scadenza ultima degli aiuti del 30 giugno - che è anche la data ultima per rimborsare la rata da 1,6 miliardi al Fmi - il Parlamento greco ha approvato quindi il referendum: domenica 5 luglio, quindi, il popolo ellenico sarà chiamato ad esprimersi sull’offerta avanzata dai creditori.
Varoufakis: "Governo contrario ai controlli dei capitali"
Secondo il ministro Varoufakis: "I capi del Governo dell'Ue devono agire, e tra loro il cancelliere tedesco, Angela Merkel, detiene, in quanto rappresentante del Paese più importante la chiave per la soluzione". "Spero che la utilizzerà", dice in un'intervista alla 'Bild', il ministro greco delle Finanze. Poi su twitter scrive che i "controlli di capitali in seno ad una unione monetaria sono una contraddizione in termini. Il governo greco si oppone a questo concetto".
Capital controls within a monetary union are a contradiction in terms. The Greek government opposes the very concept.
— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) 28 Giugno 2015
Tsipras: "no" per respingere "l'insulto"
Durissime le parole pronunciate in Parlamento dal premier prima dell'approvazione della consultazione popolare. Alexis Tsipras ha chiuso il dibattito chiedendo ai suoi connazionali di votare "no" per respingere “l'insulto" ricevuto dai creditori. "Il momento della verità per loro è venuto – ha detto - il momento di quando vedranno che la Grecia non si arrenderà, che la Grecia non è un gioco cui si può mettere fine. Sono certo che il popolo greco sarà all'altezza delle storiche circostanze ed emetterà un forte no all'ultimatum". Con i deputati della sinistra radicale di Syriza hanno votato a favore del referendum quelli di estrema destra della formazione filo-nazista Alba Dorata. Contro la consultazione i filo-europei di centro-destra di Nea Dimokratia, i socialisti del Pasok, i centristi di To Potami e i comunisti del KKE.
Riunione nel pomeriggio ad Atene
Il Consiglio per la stabilità finanziaria della Grecia si riunisce per discutere della situazione del sistema bancario del Paese. Lo riferisce a Reuters una fonte del settore bancario. Del Consiglio fanno parte il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il suo vice Dimitris Mardas, il governatore della Banca centrale greca Yiannis Stournaras, il capo dell'Associazione delle banche greche, il presidente del fondo di salvataggio delle banche Hfsf e il capo della Capital Markets Commission greca.