MONDO
Grexit
Grecia, nuova giornata d'incontri a Bruxelles. Ma anche il fronte interno è diviso sull'accordo
Mentre è in programma per mercoledì una nuova serie d'incontri tra il premier greco, Juncker, Draghi e la Lagarde, prima dell'Eurogruppo straordinario, da Atene arriva più di un malumore della maggioranza sulla bozza di accordo
convocata per le 19.
Ma se la Banca centrale europea ha continuato a fare la sua parte, innalzando di poco meno di un miliardo di euro il plafond dei fondi di emergenza Ela (Emergency liquidity assistance) per le banche greche, da tempo ormai escluse dalle aste settimanali pronti contro termine, i problemi per il premier greco non sono più solo a Bruxelles. Mentre infatti ad Atene tornano a riempirsi le piazze per protestare più o meno genericamente contro l'Europa, anche dalla politica e dalla maggioranza del governo Tsipras arrivano critiche e dubbi sui punti dell'accordo in discussione.
Lo ha fatto sapere il vice portavoce del Parlamento, il deputato di Syriza, Alexis Mitropoulos. "Questo programma così come ci è stato presentato è difficile che passi". Si apre dunque per Tsipras una nuova partita tutta interna. "Il premier - ha detto Mitropoulos - prima deve informare la gente sul motivo per il quale abbiamo fallito in questi negoziati conclusi con questo risultato. Credo che le misure proposte non siano in linea con i principi della sinistra. Questo cambiamento sociale e' inaccettabile".
"La nuova proposta del governo ai creditori porterà a un'ennesima riduzione dei redditi e dei diritti del popolo", ha dichiarato Dimitris Koutsoumpas, segretario generale del KKE, principale avversario a sinistra di Syriza, dopo la pubblicazione da parte del governo della lista delle proposte greche sottoposte ai creditori, compreso un aumento delle tasse.
La borsa ci crede
Le borse europee hanno chiuso in rialzo sulle speranze di un prossimo accordo sulla Grecia. A Londra l'Ftse 100 avanza dello 0,13% a 6.834,87 punti, a Parigi il Cac sale dell'1,18% a 5.057,68 punti a Francoforte il Dax guadagna lo 0,72% a 11.542,54 punti. Bene anche Milano +0,35%, Madrid +0,38% mentre vola Atene +6,11%.
I nodi da sciogliere
Iva: Una delle aree più controverse. I creditori vogliono una struttura semplificata con due aliquote invece delle tre proposte dal Governo (23%, 13% e il 6%). Ma Tsipras sarebbe disposto a cedere sulle esenzioni, come i ristoranti, che ora passeranno nella fascia più alta. Il governo inoltre vuole difendere l'aliquota del 6% sui medicinali ed i libri, che invece i creditori vorrebbero alzare, ed è disposto anche a rinunciare all'Iva privilegiata sulle isole.
Pensioni: Il sistema, secondo i creditori, è insostenibile. Anche il Governo Tsipras lo sa, ma ha promesso agli elettori di non toccarle, perché grazie ad esse vivono intere famiglie in un paese dove la disoccupazione è al 25% e al 55% quella giovanile. Nonostante questo, il Governo ha accettato i tagli che chiedevano (1,8mld), ma senza toccare il valore nominale. Metterà fine ai pensionamenti anticipati dal 2016, porterà l'età pensionabile a 67 anni entro il 2025, taglierà le controverse pensioni 'complementari' dal 2018 e aumenterà i contributi del 2% per lavoratori e imprese. I creditori stanno ora valutando se queste misure alternative per raggiungere il saldo sono credibili.
Debito: La questione per ora è in sospeso. I creditori non vogliono saperne prima di vedere gli impegni di bilancio e riforme rispettati. Potrebbero solo promettere quello che già avevano proposto a Samaras a novembre 2012: estensione delle scadenze, riduzione degli interessi e loro pagamenti in differita. Ma l'operazione di 'swap' di debito tra Bce e Esm non è possibile.
Ennesima giornata d'incontri per il premier Alexis Tsipras che mercoledì a Bruxelles cercherà di trovare un accordo con i creditori. In programma la riunione con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente della Banca Centrale europea Mario Draghi e il direttore dell'Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, come riferito da fonti del governo greco, che hanno sottolineato che l'incontro avverrà a margine della riunione dei ministri delle Finanze dell'eurozona
Ma se la Banca centrale europea ha continuato a fare la sua parte, innalzando di poco meno di un miliardo di euro il plafond dei fondi di emergenza Ela (Emergency liquidity assistance) per le banche greche, da tempo ormai escluse dalle aste settimanali pronti contro termine, i problemi per il premier greco non sono più solo a Bruxelles. Mentre infatti ad Atene tornano a riempirsi le piazze per protestare più o meno genericamente contro l'Europa, anche dalla politica e dalla maggioranza del governo Tsipras arrivano critiche e dubbi sui punti dell'accordo in discussione.
Lo ha fatto sapere il vice portavoce del Parlamento, il deputato di Syriza, Alexis Mitropoulos. "Questo programma così come ci è stato presentato è difficile che passi". Si apre dunque per Tsipras una nuova partita tutta interna. "Il premier - ha detto Mitropoulos - prima deve informare la gente sul motivo per il quale abbiamo fallito in questi negoziati conclusi con questo risultato. Credo che le misure proposte non siano in linea con i principi della sinistra. Questo cambiamento sociale e' inaccettabile".
"La nuova proposta del governo ai creditori porterà a un'ennesima riduzione dei redditi e dei diritti del popolo", ha dichiarato Dimitris Koutsoumpas, segretario generale del KKE, principale avversario a sinistra di Syriza, dopo la pubblicazione da parte del governo della lista delle proposte greche sottoposte ai creditori, compreso un aumento delle tasse.
La borsa ci crede
Le borse europee hanno chiuso in rialzo sulle speranze di un prossimo accordo sulla Grecia. A Londra l'Ftse 100 avanza dello 0,13% a 6.834,87 punti, a Parigi il Cac sale dell'1,18% a 5.057,68 punti a Francoforte il Dax guadagna lo 0,72% a 11.542,54 punti. Bene anche Milano +0,35%, Madrid +0,38% mentre vola Atene +6,11%.
I nodi da sciogliere
Iva: Una delle aree più controverse. I creditori vogliono una struttura semplificata con due aliquote invece delle tre proposte dal Governo (23%, 13% e il 6%). Ma Tsipras sarebbe disposto a cedere sulle esenzioni, come i ristoranti, che ora passeranno nella fascia più alta. Il governo inoltre vuole difendere l'aliquota del 6% sui medicinali ed i libri, che invece i creditori vorrebbero alzare, ed è disposto anche a rinunciare all'Iva privilegiata sulle isole.
Pensioni: Il sistema, secondo i creditori, è insostenibile. Anche il Governo Tsipras lo sa, ma ha promesso agli elettori di non toccarle, perché grazie ad esse vivono intere famiglie in un paese dove la disoccupazione è al 25% e al 55% quella giovanile. Nonostante questo, il Governo ha accettato i tagli che chiedevano (1,8mld), ma senza toccare il valore nominale. Metterà fine ai pensionamenti anticipati dal 2016, porterà l'età pensionabile a 67 anni entro il 2025, taglierà le controverse pensioni 'complementari' dal 2018 e aumenterà i contributi del 2% per lavoratori e imprese. I creditori stanno ora valutando se queste misure alternative per raggiungere il saldo sono credibili.
Debito: La questione per ora è in sospeso. I creditori non vogliono saperne prima di vedere gli impegni di bilancio e riforme rispettati. Potrebbero solo promettere quello che già avevano proposto a Samaras a novembre 2012: estensione delle scadenze, riduzione degli interessi e loro pagamenti in differita. Ma l'operazione di 'swap' di debito tra Bce e Esm non è possibile.