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MONDO

Pasok e Nea Dimokratia contro il premier

Grecia. Tsipras parla con Draghi, "ha compreso referendum". Nuova corsa ai bancomat

Il capo negoziatore greco ha annunciato che Tsipras ha parlato con il presidente della Bce Mario Draghi che avrebbe dimostrato comprensione per la scelta del referendum indetto il 5 luglio sul piano dei creditori.

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Un'estensione di 5 mesi dell'attuale programma di salvataggio in scadenza il 30 giugno. È' quanto hanno proposto le istituzioni creditrici, Ue ed Fmi, al governo greco in cambio di misure e riforme a 4 giorni dalla rata da 1,6 miliardi che Atene deve rimborsare al Fmi. Una proposta che però non soddisfa Alexis Tsipras che ieri in serata ha annunciato che i greci saranno chiamati domenica 5 luglio a votare il referendum sulla proposta dei creditori.

L'annuncio dato dal premier ha riaccelerato in piena notte la corsa dei greci ai bancomat, confermando la delusione degli elettori nella fiducia malriposta nelle promesse salvifiche con cui Syriza ha vinto le elezioni. 

Il capo negoziatore greco, Euclides Tsakalotos, ha annunciato che Tsipras ha parlato con il presidente della Bce Mario Draghi  il quale avrebbe dimostrato comprensione per la scelta del referendum indetto il 5 luglio sul piano dei creditori. Nessuna dichiarazione, finora, da Francoforte. 

Dopo l'annuncio del referendum, i socialisti del Pasok, che insieme al centro destra di Nea Dimokratia sono stati alternativamente per 40 anni al potere, ritengono che il Tsipras si debba dimettere e convocare elezioni anticipate".

L'ex premier e leader di Nea Dimkratia Antonis Samaras ha detto che il referendum è sul restare o no nell'Ue.
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