Oggi il leader del M5S a Milano
Grillo: "Fermare l'Expo". E il Pd piemontese sospende Greganti
L'ex comico genovese chiede di "fermare subito l'Expo, un'opera nata morta" mentre, il Pd piemontese, sospende in via cautelare l'ex "compagno G"
"Sospensione cautelare dal partito": è questa la decisione del Pd su Primo Greganti, il "compagno G", torinese ed ex operaio Fiat finito in manette per la "cricca degli appalti" di Expo 2015 ventun anni dopo essere stato coinvolto in Tangentopoli. Il segretario provinciale del Pd, Fabrizio Morri, spiega: "Dopo la notizia del suo arresto è scattata immediatamente la sospensione cautelativa, e se dovesse chiederci di iscriversi quest'anno non glielo permetteremmo".
Nonostante le dichiarazioni del segretario Pd, il Movimento5Stelle va all'attacco: "Dopo l'arresto di Primo Greganti, tesserato 2012 e 2013 nel Pd di Torino, emerge chiaramente un filone di continuità del partito piemontese con il vecchio Pci travolto da Tangentopoli - ha detto il candidato grillino alla presidenza della Regione Piemonte, Davide Bono -. Non sarà certo la 'sospensione in via cautelare' di Greganti a invertire la rotta del malaffare tra politica, opere pubbliche e criminalità". Secondo Bono "il rinnovamento del Pd è finto come una banconota da 80 euro. Come possono, infatti, portare cambiamento politici di professione da 40 anni come Quagliotti, Fassino e Chiamparino?"
Secca la replica del Pd, per bocca del segretario regionale Davide Gariglio: "Le affermazioni di Davide Bono sono puro e vile sciacallaggio politico. E' inaccettabile addossare al Partito democratico e ai suoi attuali dirigenti una qualche responsabilità per eventuali reati commessi da Primo Greganti, che non ricopre incarichi nel Pd torinese, non ne ha chiesti e comunque non ne avrebbe ottenuti, né ha mai avuto mandato alcuno di occuparsi di alcunchè da parte del Pd. La sua esperienza amministrativa, come noto - aggiunge Gariglio - risale a un'epoca in cui molti della nuova classe dirigente non erano ancora nemmeno iscritti ad un partito. Non permetteremo a nessuno di utilizzare strumentalmente lo scandalo dell'Expo per screditare il candidato presidente Sergio Chiamparino e il Pd".
E mentre in Piemonte lo scontro è sulla figura di Greganti, a livello nazionale è Beppe Grillo ad attaccare frontalmente l'Expo, chiedendone lo stop. L'Expo è "una grande abbuffata" che "va fermata subito", dice l'ex comico genovese. Grillo che sarà oggi a Milano per denunciare "gli scandali" di quella che definisce "la grande abbuffata Expo 2015". E il M5S lombardo rincara: "Expo ci lascerà solo un'eredità di opere inutili e incompiute, oltre a un buco nel bilancio comunale, regionale e statale. E' una grande opera nata morta, tenuta artificialmente in vita per interessi economici di pochi, alcuni illeciti come sta dimostrando l'azione della magistratura, e ad alto rischio di infiltrazioni criminali. Va fermata subito".