MONDO
Siria
I profughi di Kobane vogliono tornare nella loro città strappata all'Isis
La violenza dell'offensiva jihadista nell'area di Kobane ha messo in fuga decine di migliaia di persone, molte delle quali sono arrivate in Turchia
I profughi
Nel campo di Mürşitpınar, sul lato turco del confine siriano, molti aspettano solo che la frontiera sia riaperta, per tornare a casa anche se la loro casa potrebbe non esserci più. Secondo le cifre ufficiali di Ankara, la Turchia ospita attualmente nei campi profughi quasi 200mila persone provenienti dall'area di Kobane. Nella zona turca di Suruc, ad una decina di chilometri dal confine, c'è la struttura più grande che ospita 35mila rifugiati. Comprende sette cliniche mediche, due ospedali e aule per almeno 10mila bambini, provenienti principalmente da Kobane.
Stanziati 3,9 milioni
Lo scorso ottobre la Commissione europea ha stanziato 3,9 milioni di euro destinati alle organizzazioni umanitarie. Ma per ora le autorità turche non lasciano passare nessuno anche se sono in molti a chiedere di tornare a casa per cominciare la ricostruzione. La città di Kobane è liberata, ma i combattimenti proseguono in alcuni dei villaggi limitrofi.