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ECONOMIA

Festival dell'Economia di Trento

Recovery Fund, Visco: "Recuperare i ritardi in istruzione e ricerca"

Il Mes? "Solo vantaggi economici, il problema è lo stigma" afferma il governatore della Banca d'Italia. Sulle stime: "Credo poco a sorprese positive, come a un vaccino subito disponibile che riduce l'incertezza"

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"C'è una incertezza troppo alta per avere una stima: gli scenari dipendono da due-tre fattori cruciali" a partire "da un lato il grado di fiducia di famiglie e imprese che si riflette nelle loro decisioni di spesa". Così il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel suo intervento al Festival dell'Economia di Trento, sottolineando che "abbiamo fatto delle valutazioni sulla base di effetti contenuti della seconda ondata, però io credo poco a sorprese positive" come "un vaccino immediatamente disponibile che riduce l'incertezza".

"E' vero - ha aggiunto - che da noi la situazione sembra grave, ma più contenuta rispetto ad altri paesi" ma "i consumi sono frenati, c'è un risparmio che non è più forzato del periodo di chiusura ma è legato alla precauzione che tiene bassi i consumi". C'è "uno stato di incertezza complessivo che ci accompagnerà per un certo periodo, ma nessun economista ha la sfera di cristallo. Non siamo in grado di prevedere il futuro".

Recuperare i ritardi in istruzione e ricerca 
Bisogna "operare sul basso livello di istruzione" anche "dotando l'intero ciclo di risorse migliori e più adeguate" ma è "essenziale" recuperare il gap sulla ricerca, con la spesa "che è la metà della media Ocse. Sono problemi che sottolineiamo da anni" spiega ancora il governatore della Banca d'Italia, interpellato sui progetti per il Recovery fund.   "Le proposte sono tantissime, sia quelle che il governo ha raccolto sia quelle che vengono fatte da molti gruppi istituzioni enti. Ogni giorno credo di ricevere uno o due documenti, credo che sia bene che proposte specifiche non vengano da parte nostra, ma possiamo identificare i ritardi che abbiamo" a partire dal "capitale umano".

Sforzo su banda ultralarga e competenze digitali
Tra i ritardi dell'Italia "ve ne sono di evidenti: i livelli di connessioni di banda larga ultraveloce è tra i più bassi in Europa", serve "uno sforzo in quella direzione, il digitale abbiamo visto che è ormai con noi, non è il nostro futuro, è il modo di affrontare molte delle attività sociali ed economiche. Le infrastrutture digitali sono qualcosa che non può essere trascurato" ha affermato il governatore della Banca d'Italia. Oltre alla "connessione alla rete da parte di imprese e famiglie" c'è un'altra criticità, "sono gli skills, le competenze digitali, su queste due siamo molto in basso a livello europeo, su queste bisogna operare".

Mes? Solo vantaggi economici, il problema è lo stigma
"Da un punto di vista economico" il Mes "ha solamente vantaggi: non si va sul mercato, è a lunga scadenza (10 anni, ndr), a condizioni buone e la condizionalità è solamente spendere i soldi nel settore per il quale è stato disegnato questo fondo. C'è il problema dello stigma, va affrontato in modo ragionevole e trasparente" afferma Visco.   "Lo stigma è legato a un cattivo uso dei fondi o a una cattiva comunicazione", ma "mi chiedo perché uno ha paura di mostrare che utilizza bene dei fondi, anzi se lo mostra ha maggiori facilità di raccolta sul mercato a condizioni migliori di quelle che ora, pur migliorate, non sono ancora vicine a Spagna e Portogallo".

Certamente c'è un problema se i Paesi che hanno impegni in campo sanitario non trovano un modo di utilizzare questi fondi e poi resta soltanto un paese a utilizzarlo. Per questo abbiamo necessità di discussione nell'ambito del Consiglio europeo, e i capi di Stato e di governo devono mettere in luce i modi migliori di far sì che chi utilizza questi fondi lo faccia senza subirne conseguenze".

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