Il Cile alle urne per eleggere l'Assemblea costituente

16 maggio 2021Si sono riaperti alle 8 (le 14 italiane) in Cile i seggi per la seconda giornata di votazioni per scegliere i 155 membri della futura Costituente. L'Assemblea ha il compito storico di redigere la nuova Costituzione che sostituirà quella imposta nel 1980, in piena dittatura, dal generale Augusto Pinochet. Il testo dovrà essere approvato dai due terzi degli eletti.

A partire dalle 18 (le 24 italiane) saranno diffusi i risultati del voto dei quasi 15 milioni di cileni. Sarà paritaria tra gli eletti la rappresentanza di uomini e donne. Diciassette seggi sono riservati alle dieci popolazioni autoctone ("Pueblos indígenas") del Paese: 7 ai Mapuche, 2 per gli Aymara e uno ciascuno per Rapa Nui, Quechua, Colla, Diaguita, Atacameño, Kawésqar, Yagán e Chango.

I partiti di centro-destra, attualmente al governo, sono uniti nella coalizione "Vamos por Chile", mentre l'opposizione è divisa tra "Lista del Apruebo" (con socialisti, democristiani, radicali e altri) e "Apruebo dignidad" (con comunisti, ecologisti e altri). Molti i candidati della società civile ("independientes").

Gli elettori sono anche chiamati ad esprimere 16 governatori, 345 sindaci e migliaia di consiglieri regionali e comunali. Per l'elezione del governatore occorre ottenere almeno il 40,1%, altrimenti i due più votati andranno al ballottaggio, mentre per i sindaci viene eletto il più votato, quale che sia la percentuale dei consensi ottenuti.

Ieri, in una giornata sostanzialmente tranquilla, il Servizio elettorale (Servel) ha reso noto che hanno esercitato il loro diritto oltre tre milioni di elettori, equivalente ad un'affluenza del 20,49%. Alla vigilia gli esperti hanno sostenuto che, non essendo in Cile il voto obbligatorio, la partecipazione dei cileni difficilmente avrebbe raggiunto il 50%, lontano dall'80% registrato nell'ottobre scorso per il referendum in cui è stato scelto il meccanismo di composizione dell'Assemblea costituente.