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MONDO

Prima visita ufficiale del Capo dello Stato in Vaticano

Il Papa: "Carenza lavoro è grido di dolore". Mattarella: "Crisi lunga ma si intravede l'uscita"

Tanti i temi al centro dell'incontro: dai rapporti tra Santa Sede e Stato italiano, alla disoccupazione, dall'immigrazione al terrorismo, fino all'Expo

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Vaticano La visita di Mattarella in Vaticano, "a soli due mesi" dall'elezione "manifesta le eccellenti relazioni tra la Santa Sede e l'Italia". Lo ha sottolineato Papa Francesco nel suo saluto al Capo dello Stato, ricordando che "tale gesto" si pone "in continuità" con le visite di Napolitano e con l'ormai lunga tradizione, che "in particolare dal periodo conciliare, vede infittirsi le occasioni d'incontro tra le supreme Autorità civili italiane e quelle della Chiesa universale".

"I Patti Lateranensi, recepiti dalla Carta Costituzionale repubblicana, e l'Accordo di Revisione dei medesimi hanno offerto - ha affermato il Papa - un solido quadro di riferimento, all'interno del quale si sono pacificamente sviluppati e rafforzati i rapporti tra Italia e Santa Sede, garantendo la reciproca sovranità e indipendenza e al tempo stesso il mutuo orientamento alla fattiva collaborazione, sulla base di valori condivisi e in vista del bene comune".

Il Papa ha poi sottolineato che i pubblici poteri "cui primariamente spetta di predisporre le condizioni di uno sviluppo equo e sostenibile affinché la società civile dispieghi tutte le sue potenzialità, trovano nell'impegno e nella leale collaborazione della Chiesa un valido e utile sostegno per la loro azione. La reciproca autonomia infatti non fa venir meno, ma esalta la comune responsabilità per l'essere umano concreto e per le esigenze spirituali e materiali della comunità, che tutti abbiamo il compito di servire con umiltà e dedizione". 

La disoccupazione
Il Pontefice si è soffermato poi sui temi attuali come la disoccupazione: "Signor Presidente, - ha detto papa Bergoglio - tra i diversi beni necessari allo sviluppo di ogni collettività, il lavoro si distingue per il suo legame con la stessa dignità delle persone, con la possibilità di costruire un'esistenza dignitosa e libera. In special modo - ha rimarcato il Papa - la carenza di lavoro per i giovani diventa un grido di dolore che interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità. Nella disponibilità del lavoro - giudica papa Francesco - risiede infatti la stessa disponibilità di dignità e
di futuro. Per un'ordinata crescita della società è indispensabile - ha quindi osservato il Pontefice - che le giovani generazioni, tramite il lavoro, abbiano la possibilità di progettare con serenità il loro futuro, affrancandosi dalla precarietà e dal rischio di cedere a ingannevoli e pericolose tentazioni. Tutti coloro che detengono posizioni di speciale responsabilità hanno perciò il compito primario di affrontare con coraggio, creatività e generosità questo problema". 

La gratidudine del Papa per l'impegno dell'Italia nell'accoglienza dei migranti
Nel suo discorso a Mattarella, il Papa ha inoltre espresso "gratitudine per l'impegno che l'Italia sta profondendo per accogliere numerosi migranti che a rischio della vita chiedono accoglienza". "Non dobbiamo stancarci nel sollecitare un impegno più esteso a livello europeo e internazionale", date le "proporzioni del fenomeno" ha detto.

L'Expo di Milano
Altro tema toccato dal Pontefice è stato l'Expo: "L'evento dell'Expo sarà un'importante occasione in cui verranno presentate le più moderne tecnologie necessarie a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto dell'ambiente". Ricordando che "tra pochi giorni si aprirà a Milano l'Esposizione Universale, che ha come tema 'Nutrire il pianeta. Energie per la vita'", il Papa ha auspicato infatti che "possa contribuire anche ad approfondire la riflessione sulle cause del degrado ambientale, in modo da fornire alle autorità competenti un quadro di conoscenze ed esperienze indispensabile per adottare decisioni efficaci e preservare la salute del pianeta che Dio ha affidato alla cura del genere umano".

La difesa ambientale
Secondo il Papa, infatti, la difesa ambientale rappresenta "un altro ambito che richiede oggi particolare attenzione da parte di tutti". "Per cercare di alleviare i crescenti squilibri ed inquinamenti, che a volte provocano veri e propri disastri ambientali, occorre acquisire - ha detto Francesco citando parole del suo predecessore Benedetto XVI  - piena consapevolezza degli effetti dei nostri comportamenti sul creato, che sono strettamente connessi al modo con cui l'uomo considera e tratta sè stesso".

L'intervento di Mattarella
Prendendo la parola, il Capo dello Stato ha ringraziato il Pontefice. "Considero il colloquio appena concluso, per l'intensità che lo ha caratterizzato, una testimonianza preziosa del rapporto davvero speciale che esiste tra la Santa Sede e lo Stato italiano" ha esordito.

Immigrazione, "L'Italia invoca da tempo interevento deciso dell'Ue"
L'Italia è impegnata "con generosità" per fronteggiare l'emergenza profughi e "invoca da tempo un intervento deciso dell'Unione Europea per fermare questa continua perdita di vite umane nel Mediterraneo, culla della nostra civiltà" ha detto il capo dello Stato a proposito dell'immigrazione.

"Crisi lunga, ma si intravede l'uscita" 
Sul tema del lavoro poi Mattarella ha dichiarato: "Il dramma della disoccupazione e
delle nuove povertà rischia di inghiottire il futuro di intere generazioni. Si impone una visione dello sviluppo economico e sociale che sappia rimettere al centro la persona e la famiglia". E ha aggiunto: "Governo e Parlamento italiani sono impegnati ad adottare misure che consentano al nostro Paese di lasciarsi alle spalle una crisi che è stata lunga e dolorosa e da cui solo ora si inizia a intravedere l'uscita".  

E' necessario "recuperare pienamente quei valori di solidarietà e attenzione reciproca che sono, e rimangono, alla base del sentire del nostro popolo, particolarmente nei momenti di crisi" ha poi sottolineato il Capo dello Stato.

"La violenza anticristiana interpella le coscienze" 
Mattarella è anche intevenuto sulle violenze contro i crisitiani nel mondo: "La libertà religiosa costituisce un cardine della Costituzione italiana" e "la violenza scatenata
contro le comunità cristiane in alcune parti del mondo interpella, con forza, le coscienze di tutti coloro che amano la libertà e la tolleranza". 

Terrorism: "Urgente dialogo tra religioni"
In un altro passaggio del suo intervento, il Capo dello Stato si è soffermato sulla minaccia del terrorismo: "Il dialogo tra le grandi tradizioni religiose appare tanto più urgente nel momento in cui si avverte - anche nel nostro Paese - la minaccia del terrorismo  internazionale, che, spesso, si nasconde dietro inaccettabili, e pretestuose, rivendicazioni religiose".  

"Giubileo, occasione di riflessione su giustizia e solidarietà"
"Il Giubileo della Misericordia, da poco indetto, costituirà occasione di riflessione preziosa sui valori della giustizia e della solidarietà insieme a quello della pace. Nella nostra epoca le dinamiche economiche perdono spesso di vista la dimensione umana, rischiando di alimentare ingiustizie, sedimentare conflittualità e aumentare precarietà". "Il richiamo alla misericordia rilancia, tra gli uomini - prosegue - la gratuità come valore nei rapporti economici e sociali, come dimostra la straordinaria storia del volontariato italiano, e la pace come condizione di benessere comune".
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