POLITICA
Politica in fibrillazione
Il Patto del Nazareno finisce in tribunale, Berlusconi convoca i vertici di Forza Italia
Dopo l'esposto dei 5Stelle la Procura apre un fascicolo sul patto Renzi-Berlusconi. Nel pomeriggio di oggi in programma il Cdm e, in serata, il vertice di maggioranza sulle riforme
Andrea Colletti, deputato del Movimento5Stelle, annuncia con queste parole di aver presentato un esposto in Procura che, a sua volta, ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati.
FACCIAMO SCRICCHIOLARE ANCOR DI PIU' IL PATTO DEL NAZARENO! PASSAPAROLA!!
Ho depositato un esposto-denuncia alla... http://t.co/RSqcMMHUlp
— Andrea Colletti (@AndCol81) 10 Novembre 2014
E dal blog di Beppe Grillo arriva un altro attacco al patto tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. "Il fatto che la Sciarra sia stata eletta con i voti determinanti del M5s e la candidata di FI (cui sono mancati i voti del M5S, ma anche quelli dei franchi tiratori del suo gruppo) no - si legge in un post a firma di Aldo Giannulli -, dimostra che la politica del Nazareno non è necessaria e non funziona. È solo un fallimento. Ma Renzi non si illuda di nessuna politica dei due forni: il pane del M5S non si compra con qualche spartizione di posti. Bisogna ripensare le questioni nel merito".
Intanto per domani pomeriggio è stato convocato il comitato di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli, alla presenza di Silvio Berlusconi, per esaminare il percorso delle riforme. E già questa sera, dopo il Consiglio dei Ministri in programma per le 18, è previsto un vertice di maggioranza che avrà come oggetto proprio le riforme.
Berlusconi darà quindi la sua risposta a Renzi sulle modifiche richieste all'Italicum dopo la riunione del Comitato di presidenza degli azzurri. In altre parole l'ex cavaliere non si piega, prende tempo e disattende le attese del premier che aveva fatto sapere che senza risposta di Forza Italia era pronto a procedere da solo. Indicativa infatti la convocazione del vertice di maggioranza per questa sera alle 21, dove Renzi vuole dare un segnale all'ex premier, e anche capire, soprattutto nelle fila di Ncd, quanto si può trattare dando al partito di Alfano le preferenze, ma concedendo soglie di sbarramento più alte a Berlusconi.
A quest'ultimo però continuano a non piacere le continue sollecitazioni di palazzo Chigi "a fare presto". A Berlusconi questa fretta di chiudere sulle riforme, spiegano i fedelissimi, sa di "voto anticipato", anche se, come abbiamo visto, Renzi continua a collegare questa sua accelerazione a un tentativo di scongiurare le presunte dimissioni del capo dello stato, Giorgio Napolitano, a inizio 2015. Tutto questo però fa parte di un'altra cronaca politica, quella che secondo la stessa ministra Maria Elena Boschi, non rientra nel patto del Nazareno.
E ai microfoni del Tg2 Renato Brunetta dice: "Se Renzi ha tanta fretta sulla legge elettorale, che porti in Aula al Senato, già mercoledì prossimo, l’Italicum come è uscito dalla Camera. Noi siamo pronti a votarlo, anche con la fiducia. Se invece Renzi vuole cambiare quel testo se ne deve discutere, come prevede il Nazareno".