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ITALIA

Nuovi dettagli sull'assassinio che commosse Papa Francesco

Il bambino ucciso nell'agguato di 'Ndrangheta. Investigatori : "Il nonno usava il nipote come scudo"

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Cassano allo Jonio Emergono particolari inquietanti sulla vita famigliare del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso il 16 gennaio 2014 insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e a Ibtissam Touss, compagna di quest'ultimo. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Cosenza, il bambino veniva usato dal nonno come scudo protettivo per scoraggiare i suoi nemici dal compiere agguati nei suoi confronti.

I nuovi particolari sono stati rivelati dagli investigatori dopo la svolta nell'indagine sulla strage di Cassano allo Jonio del 16 gennaio 2014 che ha portato i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza ad eseguire una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due indagati per il triplice omicidio di Giuseppe Iannicelli, della compagna Ibtissam Touss e del nipote Nicola Campolongo junior, i cui corpi vennero rinvenuti carbonizzati all'interno di un'auto: i tre erano stati uccisi con diversi colpi di pistola. I due presunti Killer, di cui non sono state ancora fornite le generalità, sono già detenuti nel carcere di Castrovillari. La coppia di malviventi, infatti, è stata arrestata nel 2014 per traffico di droga nell'ambito di un'indagine sulla "cosca degli zingari".
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