MONDO
Angelus
Papa Francesco: le preghiere per Cocò, per l' Ucraina e per le periferie
Il Pontefice dedica le sue parole alla situazione in Ucraina dove spera che si sviluppi un dialogo costruttivo. Poi prega per il piccolo di tre anni trucidato in Calabria insieme ai genitori e ricorda gli insegnamenti di Gesù che partono dalla periferia
Città del Vaticano
Un appello per l'Ucraina, una preghiera per il piccolo Cocò Campolongo e la "centralità" delle periferie negli insegnamenti del Vangelo. Questi i contenuti del messaggio di Papa Francesco all'Angelus.
L'Ucraina
"Sono vicino con la preghiera al Paese - dice - a quanti hanno perso la vita in questi giorni e alle famiglie. Auspico che si sviluppi un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la società civile e, evitando ogni ricorso a azioni violente, prevalgano nel cuore di ciascuno lo spirito di pace e la ricerca del bene comune".
Le periferie
"Dio preferisce partire dalla periferia, dagli ultimi, per raggiungere tutti", sottolinea Papa Francesco rilevando che il racconto evangelico degli inizi della vita pubblica di Gesù nelle città e nei villaggi della Galilea "ci insegna il suo metodo, che esprime la misericordia del Padre. La missione di Gesù - ricorda il Papa - non parte da Gerusalemme, cioè dal centro religioso, sociale e politico, ma da una zona periferica, disprezzata dai giudei più osservanti, a motivo della presenza in quella regione di diverse popolazioni; per questo il profeta Isaia la indica come Galilea delle genti".
Il piccolo Cocò
Dopo l'Angelus, Papa Francesco rivolge il suo pensiero anche a Cocò Campolongo, il bambino di tre anni trucidato con i genitori a Cassano allo Ionio. "Non ha precedenti - sottolinea - un accanimento come questo su un bambino così piccolo. Preghiamo per Cocò che di sicuro è in Cielo e - esorta - per le persone che hanno fatto questo reato, affinché si convertano e si pentano".
Auguri per il Capodanno cinese
Papa Francesco rivolge i suoi auguri anche alla Repubblica Popolare Cinese in occasione del Capodanno Lunare, evocando il contributo di tutti i popoli dell'Estremo Oriente all'edificazione della pace.
L'Ucraina
"Sono vicino con la preghiera al Paese - dice - a quanti hanno perso la vita in questi giorni e alle famiglie. Auspico che si sviluppi un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la società civile e, evitando ogni ricorso a azioni violente, prevalgano nel cuore di ciascuno lo spirito di pace e la ricerca del bene comune".
Le periferie
"Dio preferisce partire dalla periferia, dagli ultimi, per raggiungere tutti", sottolinea Papa Francesco rilevando che il racconto evangelico degli inizi della vita pubblica di Gesù nelle città e nei villaggi della Galilea "ci insegna il suo metodo, che esprime la misericordia del Padre. La missione di Gesù - ricorda il Papa - non parte da Gerusalemme, cioè dal centro religioso, sociale e politico, ma da una zona periferica, disprezzata dai giudei più osservanti, a motivo della presenza in quella regione di diverse popolazioni; per questo il profeta Isaia la indica come Galilea delle genti".
Il piccolo Cocò
Dopo l'Angelus, Papa Francesco rivolge il suo pensiero anche a Cocò Campolongo, il bambino di tre anni trucidato con i genitori a Cassano allo Ionio. "Non ha precedenti - sottolinea - un accanimento come questo su un bambino così piccolo. Preghiamo per Cocò che di sicuro è in Cielo e - esorta - per le persone che hanno fatto questo reato, affinché si convertano e si pentano".
Auguri per il Capodanno cinese
Papa Francesco rivolge i suoi auguri anche alla Repubblica Popolare Cinese in occasione del Capodanno Lunare, evocando il contributo di tutti i popoli dell'Estremo Oriente all'edificazione della pace.