MONDO
La crisi in Ucraina
Il governo della Crimea: “Nel nostro futuro c'è solo la Russia”
Il ministro dell'Informazione Dmitry Polonsky a Rainews.it: “Non c'è alcuna possibilità di tornare indietro. Questo è quello che vuole la nostra nazione”
Ministro Polonsky, come è la situazione attuale in Crimea?
Oggi il nostro paese, la Crimea, è parte della Russia. Siamo felici, è primavera, i turisti arrivano. La situazione è buona.
Perché secondo lei la Crimea dovrebbe essere indipendente dall'Ucraina?
La Crimea non “dovrebbe essere” indipendente, è già indipendente. Ciò in accordo con la volontà della nazione: questo è ciò che vuole la nostra nazione.
Ha paura che si verifichi un conflitto armato in Ucraina?
Dipende dalle potenze in campo e dai loro rappresentanti. Molti di loro stanno influenzando la situazione. La nazione ucraina è molto forte e saggia. La gente non vuole problemi e conflitti, ma questi poteri fanno diventare reale questo rischio.
Perché tutto ciò accade proprio ora, a 60 anni di distanza dal passaggio della Crimea all'Ucraina?
Dal punto di vista storico la nostra penisola è sempre stata russa. Quello che accade ora è solo che torniamo alla nostra madre patria. Questo succede per volontà della nostra nazione, non bisogna paragonarlo a quello che accadde 60 anni fa. Negli ultimi 23 anni l'Ucraina ha influenzato la Crimea e le sue politiche hanno causato ciò che è si è verificato adesso.
C'è qualcosa che potrebbe farvi cambiare idea e convincervi a rimanere in Ucraina?
No, la Crimea è parte della Russia. È Russia e non c'è alcuna possibilità di cambiare questo.
A suo avviso che lezione si può trarre da ciò che è accaduto in Ucraina?
Innanzitutto i politici dovrebbero sempre ricordarsi che niente dovrebbe essere fatto contro la volontà della nazione. Inoltre non bisognerebbe mai permettere alle opinioni di altri paesi di interferire.