MONDO
Il conflitto in Libia
Il governo di Tripoli denuncia attacco con 4 missili contro il porto della capitale
L'inviato Onu per la Libia, Salamé: malgrado gli attacchi, il processo politico va avanti
Esercito di Haftar: colpito deposito di armi nel porto
L'Esercito nazionale libico ha rivendicato il bombardamento di "un deposito di armi e munizioni" nel porto di Tripoli in risposta "alle ripetute violazioni da parte di gruppi terroristici che sono sfuggiti al controllo del premier Fayez al Serraj e del suo gruppo". In precedenza era stata diffusa la notizia di un bombardamento di una "nave turca che trasportava armi per Tripoli". L'autorità portuale della capitale libica ha però negato la presenza di navi turche nella zona.
Salamé: malgrado gli attacchi, il processo politico va avanti
Anche se "nuovi attacchi hanno avuto luogo anche oggi, nel porto di Tripoli, e si registrano incidenti qui e lì, nessuno si è ancora tirato indietro dal principio di accettare la tregua". Così l'inviato dell'Onu per la Siria, Ghassan Salamé, in conferenza stampa a Ginevra. "Il processo politico sta tentando di trovare modo di procedere", ha detto l'inviato, che guiderà proprio le trattative politiche a Ginevra. Le due delegazioni si sono già confrontate stamattina, e nel secondo round "tenteremo di raggiungere un consenso su come dovrebbe essere un cessate-il-fuoco che regga sul lungo termine".
Dopo l'attaccato al porto di Tripoli, sospesi colloqui di Ginevra
E' di tre civili morti e altri cinque feriti il primo bilancio del raid dell'Esercito di Khalifa Haftar sul porto di Tripoli. Lo scalo marittimo della capitale non era stato finora mai colpito dal generale della Cirenaica. Dopo il raid dell'Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar sul porto della capitale Tripoli, il Governo di accordo nazionale ha deciso "di sospendere i colloqui militari di Ginevra fino a quando non saranno presi provvedimenti contro l'aggressione e contro le sue continue violazioni". L'esecutivo guidato da Fayez al Serraj condanna "i continui raid sulle capitale e sulle sue strutture vitali che vanno a paralizzare la vita della popolazione". I colloqui militari 5+5 iniziati a Ginevra per monitorare la tregua in Libia fanno parte delle azioni decise dala Conferenza di Berlino.