ECONOMIA
In vista del vertice straordinario di domani a Bruxelles
Il nuovo piano di Tsipras. Renzi: Sentiment positivo
Il primo ministro greco alla ricerca di una soluzione “definitiva” con la sua proposta ai leader europei alla vigilia del vertice straordinario dei capi di stato e di governo dell'Unione
Dopo tanti mesi di trattativa estenuante, mentre continua l’emorragia di contanti dalle casse delle banche, a poche ore dalla data limite, è ancora poco chiaro fino a che punto la Grecia è disposta a venire incontro alle richieste dei creditori. Il piano è stato spedito alla BCE, alla commissione europea e al Fondo Monetario.
Secondo alcune fonti citate dalle agenzie Tsipras si sarebbe detto pronto ad un compromesso sull’aumento dell’Iva e sulle pensioni in cambio di un impegno fermo dei creditori alla ristrutturazione del debito e allo sblocco di un pacchetto per la crescita.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi, a Milano in conferenza stampa col presidente francese Hollande ha parlato di un “sentiment positivo” rispetto alla riunione di domani e alla probabilità che venga raggiunto un accordo.
Sempre duro invece il ministro dell’economia Varoufakis, in un editoriale pubblicato oggi dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, continua ad accusare la controparte europea di totale sordità alle richieste greche. Secondo il giornale greco in lingua inglese Ekathimerini, l’obiettivo dei negoziatori di Atene sarebbe quello di impedire che il Fondo Monetario possa scatenare un evento di default il 30 giugno, quando scadrà la rata del prestito del fondo, ottenendo l’appoggio dei creditori europei, allo sblocco di 7,2 miliardi di euro del fondo salva stati da usare per ripagare il Fondo.
Il tema è: cosa Tsipras potrà offrire in cambio? Perché l’accordo funzioni il primo ministro deve offrire una soluzione che possa essere accettata dal suo partito e votata dal parlamento.
In conseguenza dell’austerity imposta dai creditori della Troika a fronte del salvataggio delle casse dello stato, la Grecia ha visto ridursi il prodotto interno lorodo del 25%, stipendi e pensioni sono stati tagliati mentre un greco su 4 è senza lavoro. Finora il governo Tsipras ha resistito alle richieste di tagli ulteriori alle pensioni, sostenendo che l’austerità imposta al paese non è servita a nulla, anzi, ha peggiorato le cose.
“La democrazia non può subire ricatti, e non si baratta la dignità” questo recita un comunicato del partito Syriza emesso oggi, in cui si annunciano nuove manifestazioni. "Lavoratori, disoccupati, giovani, il popolo greco e gli altri popoli d’Europa manderanno un forte messaggio di resistenza al pensiero unico dell’austerità, la resistenza al ricatto e al terrore”