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MONDO

Stando a una bozza di documento

Wall Street Journal: l'Ue potrebbe accogliere fino a 20.000 rifugiati l'anno

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La bozza dell'agenda europea sulla migrazione, che verrà presentata mercoledì prossimo, prevede un piano di accoglienza per 20.000 rifugiati l'anno oltre a un programma di redistribuzione automatica dei migranti in arrivo
sulle coste dell'Europa del Sud.

Stando al testo pubblicato dal Wall Street Journal, in attesa della riunione odierna dei capi di gabinetto per definire il documento che finirà poi davanti ai commissari europei, il piano prevede di accettare la richiesta dell'Onu di accogliere fino 20.000 rifugiati presenti in campi situati fuori dal territorio europeo, quali quelli in Turchia e in Libano, garantendo un finanziamento di 50 milioni di euro per il biennio 2015-2016.

Se i governi degli Stati membri accetteranno di accogliere i rifugiati presenti fuori dall'Ue, la stessa formula di redistribuzione, ancora da definire, potrebbe essere adottata per i migranti che si trovano già in Italia, Malta e Grecia.

"Dobbiamo iniziare da qualche parte - ha detto al Wsj un diplomatico europeo - arrivare a un accordo sui rifugiati presenti fuori dall'Ue potrebbe essere più semplice, perché sono quelli che hanno più bisogno".

Con il crescente numero di arrivi sulla coste meridionali dell'Europa, la Commissione proporrà quindi entro la fine di maggio l'adozione di misure di emergenza, comprendenti "un meccanismo di distribuzione delle persone con evidente necessità di protezione internazionale per garantire una partecipazione giusta ed equilibrata di tutti gli Stati Membri a questo sforzo comune". Entro la fine dell'anno si dovrebbe quindi arrivare a un sistema obbligatorio e automatico di trasferimento nei Paesi europei dei migranti.

Nella bozza è prevista anche l'apertura in Niger, entro la fine dell'anno, di un centro gestito dall'Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) e dall'Onu per identificare i richiedenti asilo, informare i migranti sui rischi della traversata nel deserto e nel Mediterraneo e assistere i migranti a cui non viene riconosciuto asilo nel loro rientro nei rispettivi Paesi di origine.

La Commissione prevede inoltre il dispiegamento di personale europeo nei Paesi del Sud per le operazioni di registrazione e identificazione dei migranti e lo stanziamento di altri 60 milioni di euro "per sostenere il sistema di accoglienza e di assistenza medica degli Stati membri particolarmente sotto pressione".
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