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ITALIA

Immigrazione

Ennesimo naufragio nel Mediterraneo, almeno 6 morti: è il terzo in due giorni

Proprio ieri Il commissario Ue Cecilia Malmstrom aveva detto che "incontrerà la prossima settimana" il ministro Angelino Alfano "per meglio definire le priorità e fornire assistenza" all'Italia sul fronte immigrazione 

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Almeno sei persone sono morte nell'ennesimo naufragio avvenuto la scorsa notte nel Canale di Sicilia, diverse miglia a sud di Lampedusa. Un peschereccio con a bordo circa 370 migranti si è capovolto: 364 persone sono state salvate dagli uomini di Mare Nostrum, che hanno recuperato anche sei cadaveri. Sono tuttora in corso ricerche di eventuali dispersi. Ed è ormai salito a 4mila il numero dei migranti salvati e recuperati tra venerdì e domenica nell'ambito di Mare Nostrum. 

I soccorsi
Nell'area del naufragio hanno operato in soccorso dei migranti gli uomini delle navi Foscari e Fenice, della Marina Militare, e della motovedetta Cp 904 della Guardia Costiera, tutti impegnati nell'operazione Mare Nostrum. Per partecipare alle ricerche dei naufraghi è stato dirottato nella zona anche un mercantile. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso.    

Il terzo naufragio in due giorni
Si tratta del terzo naufragio di migranti in poco più di 48 ore: il primo è avvenuto sabato a largo delle coste libiche con un bilancio presunto di oltre 200 vittime; il secondo nella notte tra sabato e domenica con un bilancio di 18 morti; il terzo la scorsa notte, con almeno sei morti.

L'Ue risponde ad Alfano
Proprio ieri il commissario Ue Cecilia Malmstrom, rispondendo alla richiesta di "intervento dell'Italia" esplicitata in un'intervista dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, si era dichiarata "scioccata" per "le tragedie dell'immigrazione" che si stanno consumando al largo della Libia. Per poi annunciare: "In settimana incontrerò Alfano per meglio definire le priorità e fornire assistenza all'Italia sul fronte immigrazione". Da venerdì scorso l'Italia ha assistito 3.500 immigrati. Un impegno che l'Unione Europea riconosce dicendo "grazie" per il lavoro profuso.
 
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