MONDO
Emergenza sbarchi
Immigrazione, sbarcati a Lampedusa i migranti dell'ennesimo naufragio. Scontri sull'isola di Kos
Mentre sull'isola greca di Kos si verificano scontri tra migliaia di migranti, a Lampedusa sono sbarcate le persone recuperate ieri a largo della Libia
Sono sbarcati a Lampedusa i superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto a una quarantina di miglia dalla costa libica. I dispersi nell'ennesimo incidente avvenuto ieri nel Mediterraneo potrebbero essere almeno 50. Intanto sull'isola greca di Kos si verificano scontri tra migliaia di migranti ammassati e agenti di polizia locali.
L'emergenza immigrazione, quindi, in queste ore investe sia l'Italia sia la Grecia. Se il nostro Paese è impegnato nel salvataggio e nell'accoglienza dei profughi (soltanto ieri sono sbarcate in Sicilia circa 800 persone), sull'isola di Kos si cerca di sedare le violenze prima che la situazione esploda.
La polizia greca ha usato estintori e manganelli, quando sono scoppiati disordini tra le centinaia di migranti radunati nello stadio per ricevere documenti. Tra questi ci sono molti bambini e donne: miracolosamente nessuno è rimasto ucciso nell'ammasso di persone senza cibo e sfiancate da un caldo torrido.
Il sindaco dell'isola, Yorgos Kyritsis, ha lanciato un appello chiedendo al governo assistenza immediata. "La situazione sull'isola è fuori controllo", ha detto in tv, aggiungendo che la polizia e la guardia costiera non sono ingrado di far fronte all'afflusso, che è di "600-800 persone al giorno". "C'è un reale pericolo che la situazione degeneri" e "scorrerà il sangue". Secondo Kyritsis, sull'isola, che connta 30.000 abitanti, ci sono 7.000 migranti. L'Onu ha definito "vergognosa" la situazione nell'isola, dove tra l'altro la stagione turistica e' in pieno svolgimento.
L'emergenza immigrazione, quindi, in queste ore investe sia l'Italia sia la Grecia. Se il nostro Paese è impegnato nel salvataggio e nell'accoglienza dei profughi (soltanto ieri sono sbarcate in Sicilia circa 800 persone), sull'isola di Kos si cerca di sedare le violenze prima che la situazione esploda.
La polizia greca ha usato estintori e manganelli, quando sono scoppiati disordini tra le centinaia di migranti radunati nello stadio per ricevere documenti. Tra questi ci sono molti bambini e donne: miracolosamente nessuno è rimasto ucciso nell'ammasso di persone senza cibo e sfiancate da un caldo torrido.
Il sindaco dell'isola, Yorgos Kyritsis, ha lanciato un appello chiedendo al governo assistenza immediata. "La situazione sull'isola è fuori controllo", ha detto in tv, aggiungendo che la polizia e la guardia costiera non sono ingrado di far fronte all'afflusso, che è di "600-800 persone al giorno". "C'è un reale pericolo che la situazione degeneri" e "scorrerà il sangue". Secondo Kyritsis, sull'isola, che connta 30.000 abitanti, ci sono 7.000 migranti. L'Onu ha definito "vergognosa" la situazione nell'isola, dove tra l'altro la stagione turistica e' in pieno svolgimento.