ECONOMIA
Osservatorio sul precariato
Inps, calano i contratti di lavoro stabili e aumentano i licenziamenti
A febbraio forte calo anche del numero di voucher venduti
Nel mese - rileva l'Inps - sono stati instaurati nel complesso 510.589 rapporti di lavoro subordinato a fronte di 368.434 cessazioni con un saldo positivo di 142.155 unità. Il saldo è migliore rispetto ai 117.061 registrato a gennaio 2016 e in calo rispetto ai 162.318 di gennaio 2015. Se si guarda solo ai contratti a tempo indeterminato a gennaio i nuovi rapporti di lavoro stabili (escluse le trasformazioni) sono stati 112.348 in calo rispetto ai 123.406 di gennaio 2016 ma soprattutto rispetto ai 175.491 del 2015 quando era in vigore l'esonero contributivo pieno. Il saldo positivo per i rapporti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) è pari a 31.768 contratti, migliore rispetto ai 30.769 contratti di gennaio 2016 e in calo rispetto agli 82.244 di gennaio 2015.
A gennaio 2017 sono stati registrati complessivamente 46.921 licenziamenti da contratti a tempo indeterminato a fronte dei 46.074 registrati a gennaio 2016. Lo rileva l'Inps spiegando che per quanto riguarda i licenziamenti disciplinari sono stati 5.684 in aumento rispetto ai 5.057 di gennaio 2016 (+13,3%) e del 28,2% rispetto ai 4.434 registrati a gennaio 2015. Le cessazioni nel complesso sono state 368.000, in aumento rispetto all'anno precedente (+2,7%): a crescere sono le cessazioni di rapporti a termine (+10,6%) mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato (122.595) sono diminuite (-9,2%). Per la cessazione dei rapporti di lavoro stabili si osserva un modesto incremento dei licenziamenti, determinato "soprattutto dalla crescita dei licenziamenti per cambio appalto" e dai licenziamenti disciplinari. Risultano in calo - precisa l'Inps - i licenziamenti per ragioni economiche (-7%). Continua la contrazione delle dimissioni (-14%), su cui ha inciso l'introduzione, a marzo 2016, della presentazione on line.
A febbraio sono stati venduti 9,1 milioni di voucher con un calo del 4,9% su febbraio 2016. Lo rileva sempre l'Inps, sottolineando che nei primi due mesi dell'anno sono stati venduti 18 milioni di voucher con un calo dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Da ottobre è in vigore la norma sulla tracciabilità dei buoni per il lavoro accessorio. I buoni sono stati cancellati con un decreto legge lo scorso 17 marzo e fino a fine 2017 sarà possibile usare i voucher comprati entro questa data.