MONDO
Esecuzione di massa: trovati 53 cadaveri a Hilla
L'Iraq all'Onu: ex deposito di armi chimiche nelle mani dei ribelli
Gli uomini dello "Stato islamico dell'Iraq e del Levante" si sono impadroniti di una struttura contenente resti dell'ex programma di armi chimiche iracheno risalente ai tempi di Saddam Hussein. L'esercito di Baghdad annuncia: "Presto i nostri soldati entreranno a Tikrit"
Baghdad (Iraq)
Il gruppo estremista dello "Stato islamico dell'Iraq e del Levante" ha preso il controllo di un ex deposito di armi chimiche in Iraq risalente ai tempi di Saddam Hussein. Lo ha riferito il governo iracheno in una lettera inviata al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Il deposito contiene tuttora "i resti dell'ex programma di armi chimiche" iracheno, si legge nella missiva.
Edifici assaltati l'11 giugno
La comunicazione è datata 1° luglio ed è stata resa pubblica ieri. L'ambasciatore iracheno presso l'Onu, Mohammed Ali Alhakim, scrive che - a causa della situazione di incertezza - per il momento Baghdad non può continuare la distruzione del suo arsenale. Secondo la lettera, "gruppi armati terroristici sono entrati nel sito di Al Muthanna", a nord ovest di Baghdad, nella notte dell'11 giugno, dopo aver disarmato i soldati.
Resti dell'ex programma di armi chimiche in due bunker
Si tratta di un "vecchio impianto", dove "i resti dell'ex programma di armi chimiche" iracheno sono depositati in due bunker, spiega la lettera, senza precisare la natura o la pericolosità di questi resti. Nella missiva si aggiunge che le videocamere di sicurezza hanno mostrato il furto di alcune attrezzature prima che i terroristi le disattivassero.
Baghdad: "Presto riprenderemo Tikrit"
L'esercito iracheno ha intanto annunciato: "Presto i nostri soldati entreranno a Tikrit". Sostiene infatti di aver compiuto progressi in città contro i ribelli sunniti dello Stato islamico. Fonti militari hanno rivelato all'emittente televisiva "al Jazeera" di scontri in corso ad ovest di Ramadi e di due attacchi che hanno provocato la morte di otto agenti di polizia a Samarra. Il capo delle forze armate irachene, Qasem Atta, ha annunciato che i suoi uomini hanno riconquistato alcuni villaggi vicino Tikrit.
Trovati 53 cadaveri a Hilla
Fonti della sicurezza citate dalla tv satellitare al-Arabiya hanno riferito che le forze di sicurezza irachene hanno trovato i cadaveri di 53 persone legate e giustiziate nei pressi di Hilla, capoluogo del governatorato di Babil, nel centro del paese. I cadaveri sono stati ritrovati in un frutteto e mostravano tutti i segni di un colpo di arma da fuoco alla testa o al petto.
Edifici assaltati l'11 giugno
La comunicazione è datata 1° luglio ed è stata resa pubblica ieri. L'ambasciatore iracheno presso l'Onu, Mohammed Ali Alhakim, scrive che - a causa della situazione di incertezza - per il momento Baghdad non può continuare la distruzione del suo arsenale. Secondo la lettera, "gruppi armati terroristici sono entrati nel sito di Al Muthanna", a nord ovest di Baghdad, nella notte dell'11 giugno, dopo aver disarmato i soldati.
Resti dell'ex programma di armi chimiche in due bunker
Si tratta di un "vecchio impianto", dove "i resti dell'ex programma di armi chimiche" iracheno sono depositati in due bunker, spiega la lettera, senza precisare la natura o la pericolosità di questi resti. Nella missiva si aggiunge che le videocamere di sicurezza hanno mostrato il furto di alcune attrezzature prima che i terroristi le disattivassero.
Baghdad: "Presto riprenderemo Tikrit"
L'esercito iracheno ha intanto annunciato: "Presto i nostri soldati entreranno a Tikrit". Sostiene infatti di aver compiuto progressi in città contro i ribelli sunniti dello Stato islamico. Fonti militari hanno rivelato all'emittente televisiva "al Jazeera" di scontri in corso ad ovest di Ramadi e di due attacchi che hanno provocato la morte di otto agenti di polizia a Samarra. Il capo delle forze armate irachene, Qasem Atta, ha annunciato che i suoi uomini hanno riconquistato alcuni villaggi vicino Tikrit.
Trovati 53 cadaveri a Hilla
Fonti della sicurezza citate dalla tv satellitare al-Arabiya hanno riferito che le forze di sicurezza irachene hanno trovato i cadaveri di 53 persone legate e giustiziate nei pressi di Hilla, capoluogo del governatorato di Babil, nel centro del paese. I cadaveri sono stati ritrovati in un frutteto e mostravano tutti i segni di un colpo di arma da fuoco alla testa o al petto.