MONDO
La capitale della più grande provincia irachena
Iraq, i media: "Ramadi nelle mani dell'Isis"
Centinaia di agenti delle forze dell'ordine, soldati e combattenti sarebbero in fuga dalla città. La notizia data dal Washington Post è stata confermata anche da Bbc e Al Jazeera
Ramadi (Iraq)
Ramadi, la capitale della più grande provincia irachena, è nelle mani dell'Isis. I jihadisti hanno occupato una delle ultime roccaforti in mano alle forze governative.La notizia data dal Washington Post è stata poi conferemata anche da Bbc e Al Jazeera. Centinaia di agenti delle forze dell'ordine, soldati e combattenti sarebbero in fuga dalla città. Il premier iracheno, Haider al Abadi, aveva ordinato alle sue truppe di resistere e mantenere le posizioni nella città.
Si tratta - riporta ancora il Washington Post - di un segnale inequivocabile della serietà della situazione ed è dato dal fatto che il consiglio della provincia sunnita di Anbar ha votato oggi a favore di un intervento delle milizie sciite nei combattimenti, nel tentativo disperato di riconquistare Ramadi. I combattenti sciiti sarebbero già pronti ad entrare in azione.
Tuttavia, fonti ufficiali Usa frenano. La situazione a Ramadi è ancora "fluida e incerta". E' "troppo presto" per una dichiarazione definitiva. Con queste parole il Pentagono non conferma la caduta della città sotto gli attacchi dell'Isis.
Intanto, nel primo pomeriggio, alcune fonti ufficiali hanno fatto sapere che in Siria il sito Unesco dell'antica città di Palmira è sotto controllo. Le forze inviate da Assad hanno respinto i miliziani dello Stato islamico.
Si tratta - riporta ancora il Washington Post - di un segnale inequivocabile della serietà della situazione ed è dato dal fatto che il consiglio della provincia sunnita di Anbar ha votato oggi a favore di un intervento delle milizie sciite nei combattimenti, nel tentativo disperato di riconquistare Ramadi. I combattenti sciiti sarebbero già pronti ad entrare in azione.
Tuttavia, fonti ufficiali Usa frenano. La situazione a Ramadi è ancora "fluida e incerta". E' "troppo presto" per una dichiarazione definitiva. Con queste parole il Pentagono non conferma la caduta della città sotto gli attacchi dell'Isis.
Intanto, nel primo pomeriggio, alcune fonti ufficiali hanno fatto sapere che in Siria il sito Unesco dell'antica città di Palmira è sotto controllo. Le forze inviate da Assad hanno respinto i miliziani dello Stato islamico.