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MONDO

Isis, presto una risoluzione dell'Onu per colpire le fonti di finanziamento

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Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si prepara ad approvare la prossima settimana una
risoluzione per colpire le fonti di finanziamento dei miliziani jihadisti dell'Isis. Una bozza redatta dalla Russia prevede misure contro la vendita di petrolio, il contrabbando di reperti storici e i riscatti dai sequestri. Il testo è stato messo a punto in raccordo con Europa e Stati Uniti e riprende una serie di provvedimenti che erano già stati adottati nei confronti dei gruppi e degli individui affiliati ad Al Qaeda.

L'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Churkin, ha riferito che la bozza ha ricevuto un'accoglienza "molto positiva" e dovrebbe essere adottata già martedì. L'ambasciatore britannico, Mark Lyall Grant, ha confermato che non ci sono state opposizioni e, anche "se non contiene svolte, fornisce ulteriori strumenti che dimostrano la determinazione nel combattere l'Isis".

Nell'agosto scorso era già stata approvata una prima risoluzione per tagliare i finanziamenti all'Isis, con la minaccia di sanzioni per i Paesi che acquistano petrolio dagli jihadisti, e l'afflusso di 'foreign fighters' in Iraq e in Siria. La nuova risoluzione chiarirà e definirà meglio queste misure, soprattutto per quanto riguarda il contrabbando di petrolio. 
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