MONDO
L'appello alla Giordania
Isis, paura per l'ostaggio giapponese: stanno per scadere le 24 ore di ultimatum
Insieme al reporter Kenji Goto nelle mani del Califfato da oltre un mese c'è anche il pilota giordano Muadh al-Kassasbe. Per liberarli gli uomini di al Baghdadi chiedono ad Amman la scarcerazione di una mancata kamikaze e, forse, di un ex collaboratore di al Zarqawi. La madre di Goto: "Spero ancora nel rilascio".
Roma
"Mi è stato detto che questo è il mio ultimo messaggio e che la mia libertà è nelle mani della Giordania". A parlare è il giornalista giapponese Kenji Goto, a diffondere le immagini è il sedicente Califfato Islamico. Nel video si vede un fermo immagine del reporter 47enne e si sente un audio, in inglese: "Se non avverrà la liberazione di Sajida al-Rishawi, la mancata kamikaze irachena ora rinchiusa nelle carceri di Amman, in 24 ore sarà morto". E con lui Muadh al-Kassasbe, il pilota giordano dallo scorso 24 dicembre nelle mani dell'Isis: "Forse - dice l'ostaggio giapponese che tiene tra le mani una sua foto - gli restano meno 24 ore di vita".
Il controappello della madre del giornalista
Junko Ishido lancia un altro appello per chiedere la liberazione del figlio Kenji Goto dopo che l'Isis ha dato l'ultimatum di 24 ore. Si chiede disperata cosa abbia fatto di male e poi, al microfono della televisione giapponese NHK dice: "Spero ancora nel rilascio".
Giordania potrebbe valutare scambio di ostaggi
"La palla adesso è il mano ad un tribunale giordano - è costretto a dire Goto nel suo ultimo appello - ogni ulteriore rinvio di Amman significherà che sarà responsabile della morte del pilota". E Amman certo non può permetterselo, potrebbe infiammare l'opinione pubblica. Sembra infatti che la Giordania stia valutando uno scambio di prigionieri. In un primo momento, subito dopo il rapimento, si era parlato di Ziad al-Karboli, un ex consigliere del leader di al Qaida in Iraq, al Zarqawi, e giusto ieri la madre ha confermato che l'Isis è al lavoro per ottenerne la liberazione. Altrimenti - se ci fosse una trattativa e andasse in porto - dal carcere potrebbe uscire la vedova irachena. Da qui l'idea di coinvolgere il pilota Kassasbe, perchè la Giordania abbia chiara la contropartita.
Giappone: sede dell'unità di crisi giapponese
A rendere cruciali le scelte che farà Amman c'è anche il fatto che proprio lì si trovi la sede dell'unità di crisi del Giappone dato che ha affidato alla Giordania la trattativa per la liberazione del giornalista.
Site: segni della disperazione dell'Isis
Rita Katz - fondatrice di Site, il portale che monitora il web jihadista - sostiene che il Califfo abbia un disperato bisogno di ottenere un successo come la liberazione della vedova irachena Sajida al-Rishawi o del consigliere di al Zarqawi Ziad al-Karboli. Sarebbe un successo in grado di distogliere l'attenzione dalle disfatte militari, prima tra tutte la perdita di Kobane. E i morti: i raid della coalizione hanno già ucciso 6 mila miliziani da settembre, pare oltre il 10% del totale.
Il controappello della madre del giornalista
Junko Ishido lancia un altro appello per chiedere la liberazione del figlio Kenji Goto dopo che l'Isis ha dato l'ultimatum di 24 ore. Si chiede disperata cosa abbia fatto di male e poi, al microfono della televisione giapponese NHK dice: "Spero ancora nel rilascio".
Giordania potrebbe valutare scambio di ostaggi
"La palla adesso è il mano ad un tribunale giordano - è costretto a dire Goto nel suo ultimo appello - ogni ulteriore rinvio di Amman significherà che sarà responsabile della morte del pilota". E Amman certo non può permetterselo, potrebbe infiammare l'opinione pubblica. Sembra infatti che la Giordania stia valutando uno scambio di prigionieri. In un primo momento, subito dopo il rapimento, si era parlato di Ziad al-Karboli, un ex consigliere del leader di al Qaida in Iraq, al Zarqawi, e giusto ieri la madre ha confermato che l'Isis è al lavoro per ottenerne la liberazione. Altrimenti - se ci fosse una trattativa e andasse in porto - dal carcere potrebbe uscire la vedova irachena. Da qui l'idea di coinvolgere il pilota Kassasbe, perchè la Giordania abbia chiara la contropartita.
Giappone: sede dell'unità di crisi giapponese
A rendere cruciali le scelte che farà Amman c'è anche il fatto che proprio lì si trovi la sede dell'unità di crisi del Giappone dato che ha affidato alla Giordania la trattativa per la liberazione del giornalista.
Site: segni della disperazione dell'Isis
Rita Katz - fondatrice di Site, il portale che monitora il web jihadista - sostiene che il Califfo abbia un disperato bisogno di ottenere un successo come la liberazione della vedova irachena Sajida al-Rishawi o del consigliere di al Zarqawi Ziad al-Karboli. Sarebbe un successo in grado di distogliere l'attenzione dalle disfatte militari, prima tra tutte la perdita di Kobane. E i morti: i raid della coalizione hanno già ucciso 6 mila miliziani da settembre, pare oltre il 10% del totale.