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MONDO

Israele, i possibili alleati di Netanyahu

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Benjamin Netanyahu, andato a dormire con gli exit poll che lo davano testa a testa con il rivale di centro-sinistra Isaac Herzog, e risvegliatosi trionfatore a sorpresa nelle urne, promette che formerà il suo nuovo governo "di centro-destra", e non di unità nazionale come avrebbe voluto il presidente Reuven Rivlin, "entro due/tre settimane". Lo ha reso noto in una dichiarazione il suo partito il Likud: "Il premier (uscente) ha parlato con tutti i leader dei partiti che entreranno nella nuova coalizione".

Il riferimento è agli alleati di Focolare Ebraico, il partito dei coloni di Naftali Bennet, i centristi di Kulanu, di Moshe Khalon (ex Likud ed ex ministro di Netanyahu), Yisrael Beiteinu del falco ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, la destra religiosa sefardita dello Shas di Aryeh Deri, e quella dello United Torah Judaism.

Spetterà ora a Rivlin, come prevede la legge, affidare l'incarico al candidato che ha maggiori chance di formare un governo (non automaticamente al leader del partito che ha raccolto più voti, anche se nel caso di Netanyahu le due caratteristiche coincidono). Quest'ultimo avrà a disposzione 42 giorni di tempo. 
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