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MONDO

Missili da Gaza. Risposta israeliana

Accordo Israele-Emirati-Bahrein. Abu Mazen: "Nessuna pace senza fine occupazione"

Ieri la firma degli Accordi di Abramo, alla Casa Bianca, tra i Israele, gli Emirati e il Bahrein - i primi tra Israele e uno stato arabo dal 94, quando ha stabilito relazioni diplomatiche con la Giordania. 

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Ieri storica firma a Washington degli accordi di normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele ed Emirati Arabi Uniti e tra Israele e Bahrein.  "I terroristi vogliono ostacolare la pace" ha detto il premier israeliano Netanyahu dopo il lancio di razzi da Gaza verso Israele e intercettati dal sistema di difesa antimissili israeliano. Mentre il presidente palestinese Abu Mazen dice: "Nessuna pace senza la fine dell'occupazione".

Gli accordi di Abramo 
Gli accordi cosiddetti di Abramo in cambio della sospensione dell'annessione della Cisgiordania, sono stati stipulati sotto l'egida del presidente Donald Trump, che li ha co-siglati e si è presentato come il pacificatore del Medioriente a meno di due mesi dall'Election Day. Con una cerimonia alla Casa Bianca, a cui sono stati invitati oltre 700 ospiti, Trump ha voluto celebrare quella che ha definito "l'alba di un nuovo Medioriente", una giornata che "nessuno pensava fosse possibile" e che "cambia il corso della storia".

Stessi toni dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha parlato di "una nuova alba di pace". "Conosco il prezzo della guerra", ha detto Netanyahu citando l'ex primo ministro Yitzhak Rabin durante la firma degli accordi di Oslo nel 1993, ora si "può porre fine al conflitto arabo-israeliano una volta per tutte". Per quanto i tre Paesi non siano mai stati direttamente in conflitto, il ministro degli Esteri emiratino ha detto di voler "tendere una mano di pace e ricevere una mano di pace", mentre il suo omologo del Bahrein ha più esplicitamente invocato un accordo di pace israelo-palestinese.

Netanyahu: "Non riusciranno a fermare la pace"
"Vogliono impedire la pace", ma "non ci riusciranno". Si è espresso così il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele mentre a Washington venivano firmati gli accordi di Emirati Arabi Uniti e Bahrein con Israele. "Non sono sorpreso - ha affermato Netanyahu lasciando Washington - dal fatto che i terroristi palestinesi abbiano sparato razzi contro Israele proprio nel momento di questa storica cerimonia".

Gli Accordi di Abramo firmati ieri alla Casa Bianca per la normalizzazione dei rapporti tra Israele, Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti sono ''importanti per limitare l'influenza dell'Iran in Medioriente''. E' quanto sostiene il capo della divisione di ricerca dell'intelligence militare israeliana, il generale Dror Shalom, citato dal sito di Ynet.

"Israele è percepito come forte dai suoi nemici ed è in grado di scoraggiarli grazie alla sua intelligenza di alta qualità, alle capacità dell'Air Force e all'approccio proattivo", ha detto Shalom.

"Gli accordi con gli stati del Golfo e tutte le operazioni militari sono un pilastro importante per restringere l'influenza dell'Iran in tutto il Medioriente e impedire ulteriormente il suo obiettivo di ottenere ordigni nucleari".

Abu Mazen: "Nessuna pace senza la fine dell'occupazione"
L'ufficio del presidente palestinese Mahmoud Abbas fa sapere che nessuna pace in Medioriente è possibile senza un accordo israelo-palestinese. Si tratta della prima risposta agli accordi per la normalizzazione dei rapporti fra Israele e gli Emirati Arabi Uniti e fra Israele e il Bahrain, firmati oggi a Washington. "La leadership - riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa - ha avvertito, ancora una volta, che nessuna pace, sicurezza né stabilità saranno raggiunti per nessuno nella regione senza porre fine all'occupazione e senza che il popolo palestinese ottenga i suoi pieni diritti come stabiliti o dalle risoluzioni di legittimità internazionale".

Iran: Bahrein ed Emirati "responsabili" di "conseguenze" 
Bahrein ed Emirati Arabi Uniti saranno gli unici "responsabili" delle "gravi conseguenze" del loro accordo di normalizzazione delle relazioni con Israele: lo ha detto oggi il presidente iraniano Hassan Rohani. "Come avete potuto unirvi a Israele? E poi volete dare loro delle basi nella regione? Sarete responsabili di tutte le gravi conseguenze che ne deriveranno", ha spiegato Rohani durante un discorso trasmesso dalla televisione locale. 

Il presidente iraniano, che non ha nominato il Bahrein e gli Emirati, ha fatto le sue osservazioni in Consiglio dei ministri il giorno dopo la firma a Washington degli accordi di normalizzazione tra Israele e questi due stati arabi del Golfo, sotto la guida del presidente americano, Donald Trump. Nel suo discorso, spiega l'Afp, Rohani ha attaccato "alcuni stati della regione" i cui "leader non capiscono nulla di religione e ignorano il loro debito [...] nei confronti della nazione palestinese".

Lancio di razzi da Gaza. La reazione israeliana: "Colpiti obiettivi Hamas"
Raid israeliani hanno colpito obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza in risposta al lancio, nella notte, di 18 razzi  verso Israele.

Su Twitter le forze israeliane (Idf) confermano che tra gli obiettivi colpiti ci sono un compound militare e un sito per la fabbricazione di armi ed esplosivi. Almeno otto razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome. Uno è invece caduto nella città di Ashdod, dove - riporta Ynet - tre persone sono rimaste ferite.

L'esercito ha confermato la reazione di Israele i cui aerei ed elicotteri da combattimento hanno colpito "una fabbrica di armi ed esplosivi", "una postazione di lancio di razzi" e una "infrastruttura sotterranea"  del movimento islamista. 
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