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MONDO

La replica: "Un golpe contro il primo ministro"

Israele, Procuratore incrimina Netanyahu per corruzione

Confermate anche le accuse di frode e abuso ufficio. E' la prima volta nella storia di Israele che un premier in carica è accusato di corruzione. Su tutte le reti nazionali sono in corso edizioni speciali di notiziari sulla vicenda. Gantz: "Triste giorno per lo stato di Israele"

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Il Procuratore generale Avichai Mandelblit ha deciso di incriminare per corruzione Benjamin Netanyahu in una delle 3 inchieste. Lo dicono i media. Confermate anche le accuse di frode e abuso di ufficio.

Le inchieste sono il Caso 1000 (regali da facoltosi uomini di affari) e 2000 (rapporti con l'editore di Yediot Ahronot Arnon Mozes) con frode e abuso di ufficio, mentre per il Caso 4000 (affaire Bezez-Walla) oltre la frode e l'abuso di ufficio c'è anche la corruzione.

E' la prima volta nella storia di Israele che un premier in carica è accusato di corruzione. Su tutte le reti nazionali sono in corso edizioni speciali di notiziari sulla vicenda.

Netanyahu ha convocato una conferenza stampa questa sera alle 20.30 (ora di Israele). Intanto, il Likud, il partito del premier, ha fatto appello ai propri sostenitori di raggiungere la residenza ufficiale del premier a Gerusalemme per dimostrare il pieno sostegno al premier.

Gantz: "Netanyahu non ha il mandato per guidare il paese"
"Un primo ministro coinvolto fino  al collo in accuse di corruzione non ha mandato pubblico o morale per  prendere vitali decisioni per lo stato di Israele". Così il partito di Benny Gantz, il Blu e il Bianco, dopo l'annuncio dell'incriminazione di Benjamin Netanyahu, ha subito chiarito che ora non sosterrà mai un  governo da lui guidato. "La preoccupazione, sia che queste accuse siano vere o infondate, è  che Netanyahu prenda decisioni per il suo interesse personale e per la sua sopravvivenza politica e non per l'interesse nazionale", continua  la dichiarazione. 

Ora che succede? Resta fino al terzo grado di giudizio
E ora cosa succede in Israele? Non è chiaro cosa significhi per il futuro del premier uscente. Si presume che sia innocente, fino a prova contraria, e attualmente non ci sono ostacoli giuridici che gli impediscano di rimanere in carica come primo ministro. Ma non potrà mantenere gli incarichi ministeriali per Salute, Welfare e Diaspora. In Israele sono previste le dimissioni di un ministro che abbia incriminazioni penali, ma non è ancora previsto lo stesso per il primo ministro. Potrebbero volerci molti mesi prima che le accuse si trasformino in un processo davanti a un tribunale distrettuale. E anche se condannato, Netanyahu non sarebbe tenuto a dimettersi da premier fino a quando il processo di appello sia stato esaurito, cosa che potrebbe richiedere anni. Tuttavia, molti mettono in discussione la capacità del primo ministro di gestire gli affari di stato se si sta difendendo contemporaneamente in tribunale. Le organizzazioni non governative possono chiedere alla Corte Suprema di costringere Netanyahu a dimettersi.

La Corte ha precedentemente stabilito che un ministro di governo accusato di un reato deve dimettersi o essere rimosso dall'incarico, e dovrebbe decidere se ciò debba valere anche per il primo ministro. Gli alleati di Netanyahu in Parlamento possono cercare di approvare una legge che gli garantisca l'immunità dall'azione penale durante il suo mandato e che consenta ai legislatori di annullare un'eventuale sentenza della Corte suprema che annulli tale immunità. Ma al momento non ci sono i numeri per far passare una simile legge.

"Un golpe contro il primo ministro" 
"C'è un tentativo di ribaltamento di potere nei confronti del primo ministro". Lo ha detto Benyamin Netanyahu commentando le accuse del procuratore generale dello stato Avichai Mandelblit. "Io ho molto rispetto per la magistratura ma bisogna essere ciechi - ha spiegato - per non vedere che lì succede qualcosa di non buono". Netanyahu ha poi detto che la decisione di Mandelblit è resa nota in un "momento politico delicato di Israele" e questo dimostra "quanto questo processo sia influenzato da considerazioni estranee".

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