MONDO
Un video mostra un pestaggio da parte degli agenti
Israele: scontri durante protesta ebrei etiopi a Tel Aviv, 40 feriti
Dopo Gerusalemme la settimana scorsa, anche Tel Aviv è teatro della protesta degli ebrei di origine etiope contro quella che definiscono "la violenza razzista della polizia"
E' di almeno 40 feriti, una ventina di agenti e altrettanti manifestantti, il bilancio degli scontri scoppiati a Tel Aviv durante la protesta degli ebrei di origine etiope che manifestavano contro quella che definiscono "la violenza razzista della polizia" nei loro confronti.
La polizia israeliana a cavallo ha caricato la folla, dopo aver lanciato granate stordenti e lacrimogeni contro centinaia di "falasha'" che hanno risposto lanciando sassi e bottiglie. Si è trattato della seconda protesta dopo quella della settimana scorsa a Gerusalemme. I disordini sono iniziati già durante il corteo di tre ore e sono degenerati in serata, con l'arrivo sulla centralissima piazza Rabin dove gli etiopi hanno bloccato il traffico sulla tangenziale e hanno tentato insieme ad alcuni attivisti iseaeliani di entrare nel municipio.
Un'auto della polizia è stata ribaltata. Tra gli slogan della protesta "Né bianchi né neri, solo esseri umani" e "I poliziotti violenti vadano in carcere", in riferimento alle violenze subite la settimana scorsa da un soldato di origine etiope da parte di una coppia di agenti, riprese in un video.
I due poliziotti sono stati sospesi e rischiano di essere licenziati. Il premier Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che domani riceverà una delegazione di esponenti della comunità, fra cui il soldato ferito. La comunità etiope in Israele, che ebbe un boom con i voli top secret degli anni '80 e '90 per far arrivare gli ebrei d'Etiopia, è composta da 135mila persone su otto milioni di israeliani, ma è molto povera e poco integrata.
La polizia israeliana a cavallo ha caricato la folla, dopo aver lanciato granate stordenti e lacrimogeni contro centinaia di "falasha'" che hanno risposto lanciando sassi e bottiglie. Si è trattato della seconda protesta dopo quella della settimana scorsa a Gerusalemme. I disordini sono iniziati già durante il corteo di tre ore e sono degenerati in serata, con l'arrivo sulla centralissima piazza Rabin dove gli etiopi hanno bloccato il traffico sulla tangenziale e hanno tentato insieme ad alcuni attivisti iseaeliani di entrare nel municipio.
Un'auto della polizia è stata ribaltata. Tra gli slogan della protesta "Né bianchi né neri, solo esseri umani" e "I poliziotti violenti vadano in carcere", in riferimento alle violenze subite la settimana scorsa da un soldato di origine etiope da parte di una coppia di agenti, riprese in un video.
I due poliziotti sono stati sospesi e rischiano di essere licenziati. Il premier Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che domani riceverà una delegazione di esponenti della comunità, fra cui il soldato ferito. La comunità etiope in Israele, che ebbe un boom con i voli top secret degli anni '80 e '90 per far arrivare gli ebrei d'Etiopia, è composta da 135mila persone su otto milioni di israeliani, ma è molto povera e poco integrata.