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ECONOMIA

Crescita sotto le attese

Istat. Frena la crescita dell'Italia: disoccupazione ai minimi da tre anni, ma il Pil rallenta

Il governo stima una crescita dello 0,9%, ma gli ultimi dati indicano una frenata: la crescita acquisita per il 2015 è solo dello 0,6%. In forse l'obiettivo dello 0,9%. Renzi: "Chiudiamo allo 0,8", poi si corregge

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Crescita del Pil sotto le attese nel terzo trimestre dell'anno. Lo certifica l'Istat spiegando che nel periodo giugno-settembre il prodotto interno lordo e' aumentato dello 0,2% rispetto al II trimestre e dello 0,8% nei confronti del III trimestre 2014. Il dato tendenziale, e cioe' rispetto al III trimestre 2014, e' inferiore alle stime che davano il +0,9% mentre quello congiunturale e' rimasto invariato. La variazione acquisita per il 2015 e' pari allo 0,6%. Dati leggermente migliori arrivano dal mondo del lavoro. Sempre secondo l'istituto di statistica, a ottobre, il tasso di disoccupazione e' rimasto invariato all'11,5%, dopo il calo dei tre mesi precedenti. Tuttavia la stima dei disoccupati, nello stesso mese, diminuisce dello 0,5% (-13 mila); il calo riguarda le donne e la popolazione di eta' superiore a 34 anni. Nei dodici mesi la disoccupazione cala invece del 12,3% (-410 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,4 punti. Da evidenziare che il tasso di disoccupazione di ottobre all'11,5% e' il dato piu' basso da dicembre 2012, quando i senza lavoro si attestavano all'11,4%. Nel dettaglio a ottobre, il tasso di disoccupazione maschile, pari all'11,1%, aumenta di 0,1 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 12,2%, cala di 0,2 punti. Sempre a ottobre tuttavia e' aumentata la disoccupazione giovanile (15-24enni) al 39,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari al 10,3% (cioe' poco piu' di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza aumenta a ottobre di 0,1 punti percentuali.

Renzi: "Chiudiamo allo 0,8". Poi si corregge
Sul Pil "abbiamo fatto a inizio anno una previsione dello 0,7%, poi visto che le cose andavano meglio l'Istat ha portato la stima allo 0,9%, forse chiudiamo allo 0,8, per il Mef chiudiamo comunque allo 0,9%". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla presentazione del libro di Bruno Vespa. "Sulla crescita del Pil, +0,8% o +0,9%, la mia posizione è quella di Padoan- ha poi concluso-. Lo dico perchè sono stato appena richiamato all'ordine dal ministro, mi ha scritto di tenere la linea dello 0,9".
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