ECONOMIA
Top da agosto 2011
Istat: balzo della produzione industriale, a gennaio +1,9%
L'indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i comparti; aumentano i beni strumentali (+5,7%), i beni intermedi (+2,5%), l'energia (+1,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (+0,5%)
Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio l'indice aumenta in termini tendenziali del 3,9% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di gennaio 2015). L'indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i comparti; aumentano i beni strumentali (+5,7%), i beni intermedi (+2,5%), l'energia (+1,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (+0,5%).
Fabbricazione mezzi di trasporto e prodotti farmaeutici i comparti che crescono di più
Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,3%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+7,9%).
In calo attività estrattiva e industria tessile
Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti dell'attività estrattiva (-3,9%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,6%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,6%).
Il meridione traina l'aumento delll'export
E' l'Italia meridionale l'area del paese con più ampia crescita dell'export nel 2015, con un aumento del 10,2% pari a oltre due volte la media nazionale (3,8%). Lo comunica l'Istat. Dalla volata sono escluse le Isole che vedono un calo del 7,3%.- Sono in crescita, invece, Nord-Est (+4,7%), Centro (+4%) e Nord Ovest (+2,7%). Le regioni che contribuiscono maggiormente all'espansione dell'export nazionale sono Piemonte (+7%), Veneto (+5,3%), Emilia-Romagna (+4,4%), Lazio (+9,2%), Lombardia (+1,5%) e Basilicata, con una crescita che raggiunge il 145,7%. Tra quelle che forniscono invece un contributo negativo si segnalano Sicilia (-12,4%), Liguria (-4,2%) e Marche (-2,3%). Anche nel quarto trimestre 2015, la crescita congiunturale delle esportazioni di beni risulta più ampia per le regioni meridionali e insulari (+2,1%) e per l'Italia nord-orientale (+2,0%) e più contenuta per il Nord-ovest (+1,0%) e il Centro (+0,9%).