ECONOMIA
Istat, commercio estero: l'export extra Ue a marzo cala del 5,2% sull'anno
Crolla anche l'import: - 11% sul 2015, calo maggiore da luglio 2014
Anche nell'insieme del primo trimestre dell'anno, la dinamica congiunturale del commercio con i mercati extra Ue è negativa con una riduzione del 2,9% per le esportazioni e del 6,3% per le importazioni. Tra i paesi, osserva l'Istat, a marzo "si ridimensiona il calo delle vendite di beni verso la Russia (-0,9%), iniziato a maggio 2014". Gli Stati Uniti registrano un incremento delle esportazioni (+11,3%) "ascrivibile alla vendita di mezzi di navigazione marittima". Aumentano anche le vendite di beni verso il Giappone (+9,5%), mentre segnano un forte decremento le esportazioni nelle aree Mercosur (-28,2%), Opec (-21,6%), Turchia (-11%) e Asean (-8%). Le importazioni da Russia (-18,1%) e Cina (-15,1%) sono in forte calo, al contrario degli acquisti da Turchia (+6,5%), paesi Asean (+3,5%) e Stati Uniti (+2,9%) . Guardando ai dati congiunturali, il calo delle vendite verso i paesi extra Ue a marzo è determinato dai beni di consumo(-6,1%) e dai prodotti intermedi (-2,7%), mentre l'energia (+17,6%) e i beni strumentali (+4,9%) registrano "una crescita sostenuta". Dal lato dell'import la flessione congiunturale è estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni, esclusa l'energia (+6,7%). Gli acquisti di beni di consumo sono in forte calo (-4,8%). Il surplus commerciale (+4.036 milioni) è superiore a quello dello stesso mese del 2015 (+3.422 milioni).