ECONOMIA
I dati
Istat: stallo consumi, ma investimenti in ripresa. L'Italia fuori dalla recessione
Consumi sostanzialmente fermi nel primo trimestre dell'anno. La spesa delle famiglie residenti e delle istituzioni sociali private è diminuita, in termini congiunturali, dello 0,1%, mentre quella della Pubblica amministrazione è aumentata dello 0,1%
La crescita del Pil è stata dello 0,1% nei confronti del primo trimestre del 2014. Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,2%. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna mostrano andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in lieve diminuzione (-0,1%) e gli investimenti fissi lordi che crescono dell'1,5%. Dal lato degli scambi con l'estero, le importazioni sono aumentate (1,4%) e le esportazioni sono rimaste stazionarie.
Tornano a salire, a maggio, i prezzi con un'inflazione allo 0,2% su base annua. Dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, l'Italia esce così dalla zona deflazione. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di maggio 2014 (ad aprile il tasso tendenziale era -0,1%).
La ripresa dell'inflazione, dopo quattro mesi consecutivi di calo, è dovuta principalmente all'ulteriore ridimensionamento della flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi. A quest'ultima contribuiscono in particolare l'inversione della tendenza annua dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,6% di aprile) e l'accelerazione della crescita di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e della cura della persona (+0,9%, da +0,7% di aprile).