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ECONOMIA

Financial Times: sfida agli Usa

L'Italia entra nella Banca d'investimenti voluta dalla Cina

Dopo Gran Bretagna, Francia e Germania, anche il nostro Paese ha deciso di entrare a far parte, in qualità di membro fondatore, della 'Asian Infrastructure Investment Bank' (AIIB), l'istituto finanziario promosso da Pechino. Lo conferma il ministero del Tesoro. Secondo gli Usa si tratta di un'alternativa alla Banca Mondiale di Washington e all'Asian Development Bank, sponsorizzata sempre dagli Usa

L'incontro a Pechino per presentare l'AIIB (Ansa)
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Roma Non solo Gran Bretagna, Francia e Germania. Anche l'Italia ha deciso di entrare a far parte, in qualità di membro fondatore, della 'Asian Infrastructure Investment Bank' (AIIB), l'istituto finanziario promosso da Pechino per costituire, secondo gli Stati Uniti, un'alternativa alla Banca Mondiale di Washington e all'Asian Development Bank, sponsorizzata dall'America. Lo conferma il ministero del Tesoro dopo le indiscrezioni del Financial Times.

Washington, scrive il quotidiano della City, ha fatto di tutto per evitare che nazioni occidentali come appunto la Gran Bretagna entrassero nel nuovo istituto che punta ad attrarre investimenti in infrastrutture nel settori dei trasporti, energia e telecomunicazioni in tutta l'Asia. Tra i Paesi della regione, ma rimasti finora fuori dalla Aiib, ci sono Corea del Sud, Australia e Giappone. Quest'ultimo lo rimarrà sicuramente non solo per la rivalità storica ma anche per la recente contesa sulle isole Senkaku (per Tokyo) Diaoyu (per Pechino). Gli altri due potrebbero, invece, ripensarci.

Washington ha accolto con apparente neutralità la notizia e il responsabile del desk Asia-Pacifico del dipartimento di Stato Usa, Daniel Russel, ha affermato che ogni nazione è libera di aderire o meno all'Aiib "prima che i termini dell'accordo siano chiariti o, se sia il caso, di aspettare quali saranno i risultati una volta che la banca avrà iniziato ad operare". Il riferimento è alla scadenza del 31 marzo, fissata da Pechino, per i Paesi che intendono aderire alla banca con status privilegiato di membri fondatori e non di semplici componenti, in caso di ingresso dopo la fine del mese.
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