ECONOMIA
Le stime Istat sul terzo trimestre
Italia senza crescita: Pil ancora negativo, a - 0,1%. Il Paese ai livelli del 2000
In positivo il Pil nella zona Euro: più 0,2 rispetto al più 0,1 del trimestre precedente. In negativo solo Italia e Cipro. Berlino segna un +0,1% e scaccia così il fantasma della recessione
Roma
Se dall'Europa arrivano segnali positivi, in Italia la ripresa si fa ancora attendere. Dati peggiori si registrano solo a Cipro. Nel terzo trimestre 2014 l'economia italiana si è contratta ancora. Il Pil è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% rispetto al 2013. Il tredicesimo trimestre consecutivo di mancata crescita porta il Paese ai livelli del 2000.
L'economia italiana, sottolinea l'Istat che ha diffuso i dati, era rimasta ferma sullo zero nel primo trimestre 2014 ed era arretrata dello 0,2% nel secondo. La variazione del Pil italiano acquisita per il 2014, ovvero il livello di crescita che si raggiungerebbe in caso di variazione congiunturale nulla nel quarto trimestre, è pari a -0,3%.
Eurozona: Pil a +0,2%. In negativo solo Italia e Cipro
Il Pil della zona euro è cresciuto dello 0,2 rispetto al più 0,1 del trimestre precedente, quello dell'Ue a 28 dello 0,3 per cento, rispetto al più 0,2. È la stima Eurostat, che per l'Italia conferma il meno 0,1 per cento, unico Pil negativo assieme a Cipro, -0,4. Su base annua il Pil della zona euro è salito di 0,8 per cento e quello dell'Ue di 1,3 per cento.
Berlino: più 0,1%, evitata recessione
Tornano a crescere invece le economie di Francia e Germania. Berlino segna un +0,1% e scaccia così il fantasma della recessione tecnica dopo la battuta d'arresto (-0,1%) del trimestre precedente. A trainare la ripresa del Pil tedesco, che su base annua è aumentato dell'1,2%, sono stati la spesa delle famiglie, "aumentata considerevolmente" e il commercio con l'estero. In diminuzione invece gli investimenti in particolare nei beni strumentali.
Francia, pil a +0,3% sopra le attese
La Francia ha registrato una crescita del Pil nel terzo trimestre dello 0,3%, sopra le attese che parlavano di un aumento limitato allo 0,1%. Nel trimestre precedente, informa l'istituto di statistica Insee, l'economia aveva visto una discesa dello 0,1%. A trainare è la spesa i consumi delle famiglie (+0,2%) e quelli del pubblico (+0,5%). In contrazione gli investimenti che, per il quarto mese consecutivo, sono calati dello 0,6%, dopo il -0,8% dei tre mesi precedenti.
L'economia italiana, sottolinea l'Istat che ha diffuso i dati, era rimasta ferma sullo zero nel primo trimestre 2014 ed era arretrata dello 0,2% nel secondo. La variazione del Pil italiano acquisita per il 2014, ovvero il livello di crescita che si raggiungerebbe in caso di variazione congiunturale nulla nel quarto trimestre, è pari a -0,3%.
Eurozona: Pil a +0,2%. In negativo solo Italia e Cipro
Il Pil della zona euro è cresciuto dello 0,2 rispetto al più 0,1 del trimestre precedente, quello dell'Ue a 28 dello 0,3 per cento, rispetto al più 0,2. È la stima Eurostat, che per l'Italia conferma il meno 0,1 per cento, unico Pil negativo assieme a Cipro, -0,4. Su base annua il Pil della zona euro è salito di 0,8 per cento e quello dell'Ue di 1,3 per cento.
Berlino: più 0,1%, evitata recessione
Tornano a crescere invece le economie di Francia e Germania. Berlino segna un +0,1% e scaccia così il fantasma della recessione tecnica dopo la battuta d'arresto (-0,1%) del trimestre precedente. A trainare la ripresa del Pil tedesco, che su base annua è aumentato dell'1,2%, sono stati la spesa delle famiglie, "aumentata considerevolmente" e il commercio con l'estero. In diminuzione invece gli investimenti in particolare nei beni strumentali.
Francia, pil a +0,3% sopra le attese
La Francia ha registrato una crescita del Pil nel terzo trimestre dello 0,3%, sopra le attese che parlavano di un aumento limitato allo 0,1%. Nel trimestre precedente, informa l'istituto di statistica Insee, l'economia aveva visto una discesa dello 0,1%. A trainare è la spesa i consumi delle famiglie (+0,2%) e quelli del pubblico (+0,5%). In contrazione gli investimenti che, per il quarto mese consecutivo, sono calati dello 0,6%, dopo il -0,8% dei tre mesi precedenti.