POLITICA
Il dibattito sulla fiducia
Italicum, frattura nel Pd. Ma almeno 50 deputati di area riformista votano sì
Nel documento diffuso da Matteo Mauri si dice che la fiducia è stata un "errore" ma "se non passa il governo cade e sarebbe da irresponsabili non votarla"
Nella riunione di Area riformista di questa notte, spiega Matteo Mauri, "la netta maggioranza era a favore della fiducia". Da qui la decisione di mettere nero su bianco in un documento "le ragioni della scelta di votare sì alla fiducia: perché è una scelta politica, non di singoli". Mauri spiega che c'è alla base anche la consapevolezza dei 50 deputati dem di essere "determinanti" nel voto, perché senza di loro "il governo cadrebbe".
"Far cadere il governo del Pd - scrivono i 50 nel documento - sarebbe una scelta irresponsabile e autolesionista. Che non possiamo condividere. Ma questo non ci impedisce di dire che riteniamo un grave errore aver continuamente esasperato i toni. Questo passaggio poteva essere gestito in modo del tutto diverso e meno conflittuale".
"Nel momento in cui c'è una fiducia politica, chi si riconosce nel Pd la vota perché noi da una posizione chiarissima di minoranza sosteniamo comunque il governo fino in fondo, a maggior ragione in un momento così difficile per il Paese", afferma Mauri. Si tratta, rivendica, di una minoranza "solida, che conta più di molti partiti di maggioranza", e che si muove "in una logica di autonomia delle idee ma di responsabilità dei comportamenti".
"Ora c'è da fare una scelta netta, e votiamo sì. Resta sbagliata la logica muscolare nei rapporti del partito", sottolinea. "L'Italicum non è la legge che avremmo voluto. Tuttavia la abbiamo cambiata radicalmente e questa versione è molto meglio di quella votata dalla Camera in prima lettura. Un risultato che abbiamo il dovere di rivendicare con forza anche se non condividiamo il numero eccessivo di eletti bloccati"