POLITICA
Legge elettorale
Prima fiducia sull'Italicum, governo alla prova dei fatti. Renzi: "Si apre una fase affascinante"
Dopo le dichiarazioni per la prima fiducia,è in corso la chiama nominale per il voto. L'ex segretario Bersani questa mattina ha sottolineato che non lascerà il partito, smentendo così lo spettro della scissione da parte di chi non voterà la fiducia sull'Italicum. L'appello di Francischini: "Ci ripensino". Sit in in piazza Montecitorio contro la legge, bandiere di Sel, lista Tsipras e Movimento 5 Stelle
"Se la legge elettorale andrà si aprirà una fase affascinante per tutti noi" ha scritto il presidente del Consiglio Renzi nella sua newsletter. Poi in un'intervista a la Stampa ha sottolineato: "Se accettiamo anche noi, come accaduto troppo spesso in passato di vivacchiare e rinviare, tradiamo il mandato ricevuto alle primarie, dal Parlamento, alle europee".
Per il sì 50 deputati di area riformista dem
"Almeno cinquanta deputati di Area riformista voteranno sì alla fiducia sulla legge elettorale". Lo annuncia Matteo Mauri, con un documento in cui si dice che la fiducia è stata un "errore" ma "se non passa il governo cade e sarebbe da irresponsabili non votarla". A non seguire Bersani e Speranza nel non voto sarebbero 50 su 70 di Area riformista.
Bersani: "Non lascio il partito. È Renzi che ha strappato"
Pier Luigi Bersani questa mattina ha sottolineato che non lascerà il partito, smentendo così lo spettro della scissione da parte di chi non voterà la fiducia sull'Italicum - secondo le dichiarazioni di ieri anche Fassina, Civati, Speranza, Cuperlo e Bindi. L'ex segretario ha comunque sottolineato di non condividere la linea del premier: "Zittisce il Parlamento. Non posso accettare come cittadino, parlamentare, membro del partito democratico che si zittisca il Parlamento su un tema come la legge elettorale".
Il ministro Franceschini: "Ci ripensino"
"Mi rivolgo a tutti loro, in particolare a Bersani, Letta, Speranza e Bindi, Epifani - ha precisato il ministro Franceschini -. Si può essere d'accordo o meno sulla legge elettorale e questo è normale, si può essere d'accordo o meno sul mettere il voto di fiducia e anche questo è normale perché fa parte di un partito che discute e si confronta anche all'interno. Però non votare la fiducia al governo guidato dal proprio segretario davvero è un atto sproporzionato e troppo forte".
Un appello a ripensarci. Si può essere d'accordo o no su Italicum e fiducia ma non si può negarla al governo guidato dal proprio segretario
— Dario Franceschini (@dariofrance) 29 Aprile 2015
Le dichiarazioni di voto
Cozzolino, M5s: "Chi vota fiducia complice violenza governo"
Il Movimento Cinque Stelle "voterà convintamente contro questo governo e contro questa legge" sottolinea Cozzolino nelle dichiarazioni di voto. I deputati grillini parteciperanno dunque alla prima chiama "anche per verificare in quanti del Partito democratico non voteranno oppure entreranno in aula e voteranno no". Resta aperta invece la scelta sugli altri due voti di fiducia in programma domani.
Gelmini, Fi: "No alla fiducia su Italicum, doveroso dopo elezione Mattarella"
Dopo la "deludente" rottura del patto del Nazareno, avvenuta in occasione dell'elezione di Sergio Mattarella presidente della Repubblica, è "doveroso cambiare il nostro voto sull'Italicum" ha detto Maria Stella Gelmini, annunciando in Aula alla Camera il no di Fi alla fiducia sulla legge elettorale.
Anche Sel per il no
"Un filo rosso" lega le iniziative del Governo, ed è "il potere. Più potere al premier, potere al dirigente scolastico, potere all'imprenditore di licenziare". Lo ha detto Arturo Scotto, presidente dei deputati di Sinistra ecologia libertà, intervenendo nell'aula della Camera dichiarando il voto contro la prima fiducia posta dal Governo sull'Italicum.
Saltamartini, Lega: "Da Governo comportamenti inaccettabili"
Per la Lega il governo dovrebbe occuparsi ai problemi reali del Paese. La Saltamartini cita un episodio avvenuto Terni dove "un pensionato di 91 anni viene ucciso per una rapina compiuta in casa sua da tre rumeni. "Lo Stato, quindi il governo, dovrebbe far sentire con forza la sua voce nell'affrontare questi problemi. Invece Renzi e il suo governo utilizzano quel piglio solo sulla legge elettorale, come fosse la benzina per far ripartire la macchina-Italia. Vergogna! Tutto ciò è inaccettabile", osserva la parlamentare.