ECONOMIA
Ai microfoni di RaiNews24
Jobs Act, Poletti: "Serve un'approvazione rapida e certa"
La legge delega andrà martedi in discussione al Senato; "Troveremo un punto di incontro", l'obiettivo è un testo che tenga insieme le diverse posizioni
"Ci sono i regolamenti parlamentari che non possiamo violare, ma mercoledì al vertice del lavoro europeo deve essere chiara la volontà del governo di voler fare le cose".
Incontro con i sindacati: "Una sfida reciproca"
Su una possibile mediazione sul testo dichiara "Domani troveremo il punto di incontro". L'obiettivo è di ottenere "un testo che tenga conto delle diverse posizioni".
Martedi è previsto un incontro con i sindacati, "sarà una sfida reciproca" e ha aggiunto "parleremo di innovazione e di cambiamento del mondo del lavoro, anche sul versante della contrattazione". Dopo mesi di confronto a mezzo stampa, inizieranno un confronto faccia a faccia con il governo. Al momento però i sindacati non hanno ricevuto alcuna convocazione né formale né informale, e non è ancora certo quale sarà l'oggetto del confronto. Il segretario della Fiom Maurizio Landini teme "una convocazione di facciata" tanto per dire "ho sentito pure i sindacati".
La sfida del premier
I punti sui quali Renzi è disposto a "sfidare" i sindacati sono quelli annunciati durante la direzione del Pd: "Una legge sulla rappresentazione sindacale; la contrattazione di secondo livello e il salario minimo". In mancanza di una lettera di convocazione dove di solito vengono precisati i punti di discussione Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato e relatore di maggioranza del Jobs Act, precisa che "il confronto del governo con i sindacati dovrà concentrarsi sui temi che loro competono come rappresentatività e contrattazione". Quindi nessun confronto sulle modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.