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POLITICA

A Virus

Jobs Act, Renzi: "Possibile fiducia anche alla Camera. Obiettivo è ridurre il peso delle tasse"

Un premier a tutto campo alla trasmissione di Rai2 che apre alla possibilità di porre la fiducia anche alla Camera sulla Legge delega sul lavoro. Sul piatto Articolo 18, ma anche Tfr, imprese e lavoro. Renzia rassicura: "Io le tasse non le aumento". Sullo sfondo resta lo scontro interno al partito: Bersani difende la ditta, Fassina apre alla piazza (LEGGI)

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La fiducia anche alla Camera sul Jobs act "è una possibilità". Il Premier Matteo Renzi a Virus torna a parlare di lavoro. "Vedremo il dibattito alla Camera: se fanno velocemente, non ci sarà bisogno della fiducia", in caso contrario sì. Difende il provvedimento. "Le persone che hanno avuto un reintegro con l'art.18 sono 2.560 persone. 2.560 casi su 23,5 milioni"; la riforma "ha consentito a una donna che vuole un figlio di non essere discriminata, elimina i co.co.co i co.co.pro e dà contratti più semplici. Noi - ha concluso - abbiamo avuto un mercato del lavoro diviso tra chi aveva tutele e chi no. Ora lo portiamo al passo con i tempi. E spero che ci metteremo poco".

"I sacrifici devono farli tutti"
Al centro le imprese. "Landini vuole occupare le fabbriche, noi vogliamo aprirle" dice il premier. "Vedo con terrore quello che sta succedendo in molte parti d'Italia. Se qualcuno pensa che siccome c'è un pò di tensione nelle fabbriche io non vado, si sbaglia" e spiega di voler girare le fabbriche "una per una". Poi si sofferma sull'Ast di Terni dove è partita la procedura di licenziamento per 550 persone, "Noi lavoriamo nei prossimi tre mesi prima che accada irreparabile". E lancia un messaggio ai sindacati: "I sacrifici li devono fare tutti, i politici come i sindacalisti. Ma non può essere che vada bene tutto quello che riguarda i sindacati e non quello che fanno i politici. Tutti i settori della pubblica amministrazione devono fare le cose per bene".

Le riforme
Un intervento a tutto campo quello del Premier. Parla della riforma del lavoro, di imprese ma anche di tasse e giustizia. Le priorità "sono gli interventi sulla P.A., sul Titolo V, sul lavoro e sulla giustizia". Questo è un Paese "che è fermo da 30 anni e che ora si è rimesso in moto. Pretendere tutto e subito è legittimo ma occorre continuare e portare a termine le riforme". "Sono convito che questa è una salita grossa, sono salite difficili e impegnative, ma la bellezza della sfida è che io sento intorno a me non tanto il consenso, non me ne frega niente, ma su questa sfida di restituire dignità c'è la stragrande maggioranza delle persone per bene".

Il Tfr dalle banche
Il premier parla anche della proposta - che ha sollevato non poche polemiche - di anticipare il Tfr in busta paga. "I soldi verranno anticipati dalle banche, dalle imprese non uscirà una lira", assicura.

"Io non aumento le tasse"
Uno degli obiettivi del Governo è la riduzione del cuneo fiscale, "bisogna decidere in modo tale che la riduzione sia significativa, si tratta di capire da dove si parte. Se noi non riusciamo a intervenire sul costo di lavoro è un problema sono un'obiettivo dei prossimi sei mesi". Assicura "Io le tasse non le aumento, esiste una questione di abbassamento della pressione. Io ritengo giusto partire dal ceto medio (altri hanno detto di no), ma ora la scommessa è come si fa a continuare?".
Introdurre un tetto agli stipendi "dal punto di vista macroeconomico porta noccioline, ma per chi prende 1.200, 1.300 euro al mese e grazie a quel taglio si è visto finanziare - almeno in parte - gli 80 euro in busta paga, un segnale". Gli 80 euro infatti "devono essere considerati come un abbattimento del cuneo fiscale di 10 miliardi di euro per le famiglie".
La tassa unica dei Comuni? "se riusciamo lo facciamo fin dal prossimo anno, sennò dall'anno successivo".

Sgravi per chi assume a tempo indeterminato
Nella legge si stabilità ci sarà una misura "per lo sgravio contributivo alle aziende, per chi assume lavoratori a tempo indeterminato". 

Combattere l'evasione
Assicura che "Non c'è l'ipotesi di aumentare l'Iva e il governo non aumenterà la tassa di successione".  Nel Def, spiega "c'è scritto che se non si fanno alcuni provvedimenti aumenta l'Iva. Nella legge di stabilità c'è ad esempio una clausola di salvaguardia - che farebbe aumentare l'Iva dal 2015 - da 3,2 mld, circa 0,2 punti di Pil. Ma nella riduzione degli sprechi tagliamo altri 3,2 miliardi per non aumentare l'Iva". E annuncia "È allo studio la reverse charge", per modificare il meccanismo di pagamento dell'Iva "ed evitare che qualcuno faccia il furbo con l'evasione".

Isis: maggior impegno dell'Italia
"Per ora l'Italia interviene con un supporto logistico, dando armi ai curdi. Un maggior
coinvolgimento è questione di settimane con armi migliori e interventi nelle aree dei paesi confinanti, saremo molto duri". Per il premier siamo di fronte "ad un' atroce momento di guerra e di genocidio". Noi non partecipiamo, ha spiegato, "siamo in una fase in cui abbiamo chiesto alle Nazioni Unite un ragionamento complessivo" in cui occorre che "la coalizione internazionale deve portare tutti - e dico tutti - a combattere questa minaccia".
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