POLITICA
Riforma del lavoro
Jobs Act, scontro governo- sindacati, Renzi: "La mia sinistra sta con i più deboli"
Bufera sulla frase di Landini: "Il governo non ha il sostegno degli onesti", polemiche di Pd e Confindustria e il leader della Fiom si scusa. Il premier risponde agli attacchi dei sindacati inviando una lettera a La Repubblica: "Non abbiamo bisogno di esami del sangue, non c'è riforma più di sinistra del Jobs Act"

Landini "Renzi non ha consenso delle persone oneste"
L'esecutivo "non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro" ha detto il leader della Fiom a Napoli. Per poi precisare "Mai pensato - come mi viene attribuito - che Renzi non ha il consenso degli onesti, ho detto e ribadisco che il premier non ha il consenso della maggioranza delle persone che lavorano o che il lavoro lo cercano e che sono nella parte onesta del paese che paga le tasse". Fa un passo indietro ma ribadisce "la protesta dei lavoratori c'è".
La replica del Premier
Secca la risposta del premier a Landini: il lavoro "si salva tenendo aperte le fabbriche e non alimentando polemiche, risolvendo le crisi industriali e non giocando a chi urla più forte" la risposta secca del premier Renzi. Poi davanti ai presidenti di Confindustria europei ha parlato della riforma del lavoro: "Da gennaio, con il Jobs act, l'articolo 18, il simbolo di una tradizione italiana, non sarà più un ostacolo agli investimenti" ha garantito.
Barbagallo: "Renzi ci stupisca, per evitare sciopero"
Il nuovo segretario della Uil rispone alle accuse del presidente del Consiglio sulle ragioni politiche dello sciopero."Mancano 21 giorni allo sciopero" di Cgil e Uil. "Fino all'ultimo aspetterò che il Governo proponga un tavolo per una soluzione alle nostre proposte". Poi ancora: "La legge delega del lavoro grida vendetta.
Bufera del Pd e di Confindustria
La dichiarazione di Landini solleva le polemiche del Pd e di Confindustria. Per il presidente del Pd, Matteo Orfini, il sindacalista "offende milioni di lavoratori". Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi ha dichiarato di essere "più che onesto".